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La Vanguardia: «Insigne al Toronto contro la sua volontà. Napoli piange di nuovo»

O Insigne in Spagna è un idolo o i giornalisti spagnoli hanno cattivi informatori: «Ai napoletani mancherà il suo tiraggiro». Per 11 milioni all’anno sostituirà il ragù con l’indigesto poutine

La Vanguardia: «Insigne al Toronto contro la sua volontà. Napoli piange di nuovo»
foto Hermann

Dopo El Paìs, anche il quotidiano catalano celebra Lorenzo Insigne e dedica un articolo alla sua partenza per il Toronto. È il secondo articolo a dir poco enfatico e non molto centrato sul rapporto tra Insigne e i tifosi del Napoli. I giornalisti spagnoli devono avere qualche informatore napoletano che li manda fuori strada. La Vanguardia scrive che Insigne è andato in Canada contro la sua volontà. E che ha deciso di lasciare la sua Napoli “per il cattivo rapporto con il presidente De Laurentiis”.

Lo stadio Diego Armando Maradona rimane senza il suo tiraggiro (scritto proprio così, ndr). A partire dalla prossima stagione ai tifosi del Napoli mancheranno quelle diaboliche parabole che così spesso venivano celebrate con una passione scatenata. L’autore di queste opere d’arte, napoletano dal sangue azzurro per il suo indiscutibile amore per il club, fa le valigie per andare in Canada contro la sua volontà.

La Vanguardia scrive dell’ingaggio di 11 milioni di euro all’anno,

una somma da capogiro che è stata argomento più che sufficiente per sostituire il succulento ragù con l’indigesto poutine del Quebec (dorate e croccante patate fritte condite con formaggio e salsa gravy).

Anche La Vanguardia, come El Paìs, si sofferma sulla firma in un albergo romano, firma che – scrive il giornale catalano –

non è stata gradita da alcuni tifosi che hanno chiesto di non vederlo più giocare con la maglia del Napoli.

La Vanguardia con rammarico ricorda che partirà a giugno e che quindi “il calciatore che sposta gli equilibri, non salterà la sfida col Barcellona”.

A differenza del Paìs, la Vanguardia scrive che

è impossibile confrontare l’idolo con la divinità (Maradona), ma anche se con meno intensità Napoli piange di nuovo.

Insigne

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