Lo scrive il Corsera che ha intervistato Mac. Un’intervista molto poco italiana, quindi non ipocrita. La sua personalità schiaccerebbe il duo Piatti-Sinner
Sembrava strano che uno come Piatti, che incarna alla perfezione il profilo di finto modesto, accettasse serenamente John McEnroe alla corte di Sinner (ieri preso a pallate da Tsitsipas). Non si parlerebbe più di Piatti, e probabilmente nemmeno di Sinner. C’è uno scarto di personalità simile a quello tra una squadra di Serie A e una di Promozione (parliamo di personalità e visibilità). McEnroe ha rilasciato due giorni fa una gustosissima e sincera intervista al Corriere della Sera. Intervista molto poco italiana. Gli italiani portano con sé sempre una robusta dose di ipocrisia, anche se devono discutere di farfalle. All’estero invece i protagonisti esprimono i loro pensieri liberamente, figuriamoci uno come McEnroe.
Oggi lo stesso Corriere della Sera riferisce che
Riccardo Piatti non ha gradito le ultime esternazioni di John McEnroe sul tema (supercoach di Sinner, ndr).
«Sarà Jannik a decidere quando dirlo».
Il video della discussione di Sinner col suo angolo.