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Gravina rappresenta perfettamente la pochezza e lo squallore del calcio italiano

Un movimento con presidenti spesso border line con la legge, volgari in maniera insopportabile, spesso razzisti, antisemiti, ignoranti. Un movimento che ha la mediocrità nel Dna

Gravina rappresenta perfettamente la pochezza e lo squallore del calcio italiano
Db Milano 02/12/2019 - Gran Gala' del Calcio Aic 2019 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Oggi in Spagna si celebra l’atto finale della battaglia politica tra i grandi club – Barcellona, Real, più Bilbao e la federazione – e il resto del Paese calcistico guidato da Tebas presidente della Liga che è un vero uomo d’impresa, che – come avviane ovunque tranne che in Italia – traccia una linea, fissa l’obiettivo e fa di tutto per raggiungere B partendo da A. La battaglia è più o meno combattuta alla luce del sole. Oggi i piccoli e medi club di Spagna potrebbero dire di sì ai fondi che l’Italia dei presunti imprenditori calcistici ha scacciato con superiorità.

Guardate il profilo twitter di Tebas. Vi sorprenderete. All’estero le battaglia politiche vengono condotte a viso aperto. Lui replica quotidianamente agli avversari, contesta interviste, sponsorizza (nel senso che rilancia) articoli di giornali, commenta le interviste dei suoi avversari politici come Florentino Perez.

Da noi, invece, abbiamo un presidente della Federcalcio che rispecchia perfettamente la pochezza e lo squallore del calcio italiano. Non è smosso da alcuna inchiesta che riguarda il movimento. Puntualmente fa notizia con le sue uscite sul Paese che dovrebbe ringraziare i presidenti di calcio perché sono riusciti a pagare gli stipendi e perché pagano le tasse. Wow! Dovremmo istituire un premio per il presidente di calcio non evasore fiscale.

Del resto a noi Gravina sembra il perfetto rappresentante del calcio italiano. Un movimento che gronda squallore, con presidenti spesso border line con la legge, volgari in maniera insopportabile, spesso razzisti, antisemiti, ignoranti. Fieri della loro ignoranza, la ostentano con orgoglio. Francamente un consesso infrequentabile. Che ovviamente produce un sistema calcistico mediocre. E mediocre è già tanto. Ogni tanto la congiunzione astrale – oltre al lavoro di allenatore e calciatori – consente all’Italia di raggiungere qualche successo, come accaduto agli Europei con la Nazionale di Mancini. Ma un siffatto sistema – basato sulle piccole beghe, sui sotterfugi, che vive al confine (e ci teniamo molto larghi) con il codice penale, è destinato al più a sopravvivere. Ogni tanto ci svegliamo, come adesso al termine dei gironi di coppe europee, e riscopriamo che siamo scarsi e torniamo a fare i piccoli ras dei nostri quartierini. Mentre il resto d”Europa, ovviamente, ci fa ciao con la manina.

Il calcio italiano è convinto che non ci sia altra strada. E forse hanno ragione. Fatto sta che l’aria è irrespirabile e lo è ogni giorno di più.

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