Sul Corsera. Ne è passato di tempo da “farebbe panchina nella Juventus”. E un’analisi sull’evoluzione atletica del calcio: “Gli attaccanti sono sempre più fisici: Lewandowski, Haaland, Vlahovic”

Mario Sconcerti si esercita sul fenomeno Cristiano Ronaldo. Dal “farebbe panchina alla Juventus” alla vigilia della finale di Champions di Cardiff in cui il Real Madrid fece a pezzi i bianconeri, alla frase di oggi: “è il più grande attaccante nella storia del calcio”.
Scrive Sconcerti sul Corriere della Sera:
Ronaldo è senza dubbio il più grande attaccante nella storia del calcio. Ce ne sono stati altri bravi quasi quanto lui, ma nessuno è stato lui. Questa è aritmetica, semplice fisiologia: Ronaldo è stato qualcosa di più.
E ancora, sull’evoluzione fisica del calcio:
Ronaldo esiste mentre i numeri dieci spariscono. Il calcio oggi è molto fisico perché la parte fisica è rimasta l’unica che può essere ancora migliorata. La tecnica è al limite, non va avanti se la potenza aumenta continuamente. È come tenere in alto tre arance correndo sempre più velocemente. Dopo due metri casca tutto. Così alla fine stiamo dividendo i compiti. Gli attaccanti sono sempre più fisici, tipo Lewandowski, Haaland, Vlahovic. I numeri dieci stanno diventando centrocampisti di fantasia, registi moderni in ogni zona del campo, tipo Pedri o De Paul.