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La Stampa: Mancini vuole prendersi il Mondiale che non ha mai conosciuto da calciatore

L’attuale ct, a dispetto di una carriera straordinaria, non ha mai assaporato il Mondiale da calciatore. E per questo muore dalla voglia di prenderselo da allenatore.

La Stampa: Mancini vuole prendersi il Mondiale che non ha mai conosciuto da calciatore
Db Roma 12/11/2021 - qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Mancini e i Mondiali. Una storia di quelle che «potevano essere» e poi alla fine non sono state, per tanti motivi, diversi tra loro. Sta di fatto che – ed è un paradosso – un calciatore con la sua qualità non è mai riuscito a giocare una partita delle fasi finali del campionato del mondo. Ne scrive oggi La Stampa.

Primo: nell’82, il Mancio, giovanissimo, venne inserito dal maestro Bearzot nella lista dei quaranta possibili convocati per la Spagna dalla quale fu depennato in favore di Selvaggi. Secondo: quattro anni più tardi, l’Italia campione del mondo al Bernabeu scelse gli Usa per un giro di amichevoli e in America volò anche il ventenne Mancini che si fece rapire dalle luci di New York, tardò a rientrare in albergo e si giocò la chiamata per Messico ’86. Terzo: di Vicini, il Mancio fu capitano nell’Under 21 e Vicini lo chiamò per Italia ’90 dove, però, trovò spazio solo in panchina rimanendo a guardare anche nella finale terzo e quarto posto contro gli inglesi a Bari. Quarto: per Sacchi, Mancini era il vice-Baggio, ma quando Baggio saltò l’amichevole di marzo prima del Mondiale in Usa ’94 l’attuale ct azzurro fu sostituito da Zola nell’intervallo a Stoccarda e bussò alla porta di Arrigo per ricordargli che i patti erano stati traditi e che non avrebbe più dovuto prenderlo in considerazione. 

Insomma: quel Mancini che non ha mai conosciuto l’emozione del Mondiale da calciatore vuole farlo oggi da allenatore. E possibilmente senza passare per i playoff.

 

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