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Gazzetta: col Chelsea si può perdere, ma non farsi umiliare. Senza Szczesny sarebbe stata una goleada

La Juve sarebbe finita nelle statistiche Champions. Di attributi in campo se ne sono visti pochi. Qui non c’era una Lazio lunga, molle, confusa e ingenua 

Gazzetta: col Chelsea si può perdere, ma non farsi umiliare. Senza Szczesny sarebbe stata una goleada
Mg Milano 24/10/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Wojciech Szczesny

“Si può perdere con il Chelsea, ma non così”.

Lo scrive Fabio Licari sulla Gazzetta dello Sport.

Si può andare sotto contro i campioni d’Europa e primi in Premier, ma non farsi umiliare dal 1’ al 90’. Si può riconoscere la superiorità dell’avversario e comportarsi di conseguenza, ma non cedergli volontariamente ottanta metri di campo e poi “speriamo che me la cavo”. Una volta il colpaccio riesce anche, come a Torino, e tutti a osannare la Juve furba e operaia che dà una lezione al Chelsea presuntuoso e disorganizzato. Dimenticando però che quell’1-0 è “figlio del vento”: nel senso che un pallone spostato di un millimetro poteva entrare nella rete bianconera e stravolgere lo scenario”.

Di attributi, in campo se ne sono visti pochi, continua.

“Ci si può aggrappare alle palline del sorteggio, perché di attributi in campo se ne sono visti pochi. Qui non c’era una Lazio lunga, molle, confusa, ingenua in area. Qui c’è un Chelsea motivato e aggressivo come in una finale, come in ogni partita di Premier”.

L’unico che ha dato battaglia è stato il portiere bianconero.

“Se non fosse per Szczesny, decisamente il migliore di questo 0-4 (e non servirebbe dire altro…), il match sarebbe finito nelle statistiche Champions tra “le grandi vittorie”.

 

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