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Bargiggia: «Quello di Allegri è un calcio medievale. Spalletti nei due anni di stop ha lavorato sull’equilibrio»

A 1 Station Radio: «Spalletti rimase molto male per il trattamento ricevuto all’Inter. Allegri non si è aggiornato durante la sua pausa»

Bargiggia: «Quello di Allegri è un calcio medievale. Spalletti nei due anni di stop ha lavorato sull’equilibrio»
Mg Torino 07/12/2018 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti-Massimiliano Allegri

Paolo Bargiggia ha rilasciato alcune dichiarazioni a “1 Football Club” su 1 Station Radio. Ha parlato di Udinese-Napoli.

“C’è un dibattito sulla formazione che schiererà Gotti, e sono due le possibilità: una squadra più sbilanciata con Pereyra dietro Pussetto e Delofeu, oppure un’Udinese più equilibrata lasciando fuori quest’ultimo. Inoltre, Pierpaolo Marino, il ds bianconero, ha smentito la presunta gabbia che Gotti sta preparando per Osimhen. La difesa non cambierà e sarà sempre a tre. Il Napoli, con un centrocampo a cinque, può andare in difficoltà perché giocano a due in mezzo e sono più deboli sulle fasce”.

Bargiggia ha parlato del tecnico del Napoli, Luciano Spalletti.

Spalletti? In questi due anni di fermo avrà lavorato sull’equilibrio, sulla sua serenità interiore. Rimase molto male per il trattamento ricevuto dall’Inter, i nerazzurri lo lasciarono solo mentre stava perdendo il fratello e non ha mai voluto risolvere il contratto con loro. Il suo calcio è sempre attuale, ora aspettiamo il Napoli di Spalletti al giro di boa del campionato. Di solito le squadre del tecnico toscano iniziano bene e poi rallentano. Un fattore positivo è che sembra non sia andato a scontrarsi con i leader della squadra, come Insigne, a differenza delle sue precedenti esperienze con Roma e Inter”.

Parlando, poi, di Vincenzo Italiano, Bargiggia si è soffermato sul calcio medievale di Allegri.

Italiano? È il nuovo che avanza, è la contrapposizione del calcio medioevale che sta vivendo la Juventus con Allegri. Esprime nuovi concetti di gioco, che seguono quelli di Mancini con i quali ha rivitalizzato l’Italia all’Europeo. Ha restituito entusiasmo e idee ad una Fiorentina dopo due anni bui, una scelta eccellente da parte del club viola prendere questo allenatore. Può essere definito il nuovo De Zerbi, e il nostro calcio ha bisogno di questi tecnici più coraggiosi e ricchi di conoscenze i quali non si limitano a dire sempre, come Allegri, che bisogna prende un gol in meno o che la palla va spedita in tribuna. Italiano è maturo anche sull’aspetto delle polemiche, ha gestito in modo egregio le parole di Gasperini post Atalanta-Fiorentina. Pioli? Venne salvato da Maldini e Boban quando l’altra parte della dirigenza rossonera voleva come allenatore Rangnick. In questo momento lui e Italiano esprimono il miglior calcio in Italia. Il Milan è la favorita per lo Scudetto. Il pareggio di ieri contro la Juventus è molto importante, soprattutto perché ottenuto dopo una gara dispendiosa in Champions contro Liverpool e con diverse assenze importanti. Gioco collettivo, organizzato, e stanno cercando di trasmettere senso di appartenenza. Tutto questo non si ritrova più nella Juventus, la quale è alle prese con un cambio generazionale e con un tecnico che non si è aggiornato in due anni di stop, e che sta facendo i conti con il suo calcio conservativo”.

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