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Ricci, dalla Nazionale ad un campetto di Roma nord: “Sono disoccupato e non so perché”

Svincolato dallo Spezia non ha offerte: “Ho rifiutato solo l’Arabia. Non capisco, sono a parametro zero, ho 27 anni, prendermi non è un’operazione complicata…”

Ricci, dalla Nazionale ad un campetto di Roma nord: “Sono disoccupato e non so perché”

Matteo Ricci in primavera era il promettente regista dello Spezia di Italiano, a marzo convocato da Roberto Mancini per tre partite di qualificazione al Mondiale dell’Italia che poi avrebbe vinto gli Europei. A maggio Ricci gioca contro la Roma la sua ultima partita di Serie A, chiudendo un campionato da 29 presenze, 26 da titolare. Ora Ricci si allena da solo, su un campetto nel Quartiere Talenti, Roma nord. Nessun infortunio, nessuna scelta tecnica. Semplicemente disoccupato.

La Gazzetta dello Sport racconta questa storia laterale di calciomercato. Lui dice che “è un periodo molto difficile”:

“Mi alleno ogni giorno al Park Hotel Mancini, dove c’è una bella struttura. Con il mio preparatore Federico Fatiga eseguo lavori a secco e con la palla. Ho detto no solo a un’offerta dall’Arabia. Ho vissuto un’estate molto brutta, a 27 anni non pensavo di trovarmi in questa situazione. Magari mi fortificherà ulteriormente. Però è strano: sono a parametro zero, non si tratta di un’operazione difficile, soprattutto in un periodo come questo in cui le società stanno attente ai bilanci”.

Non so perché sia successo tutto questo. Io mi sono sudato la Serie A, ho fatto tanti sacrifici per raggiungerla e sono contento del mio primo anno su quel palcoscenico. Ho vinto la C con il Pisa di Gattuso, con cui mi sono trovato benissimo; ho vinto anche la B con lo Spezia e poi ho conquistato una salvezza che ha un valore enorme. Sono anche nell’età giusta: un centrocampista dà il meglio tra i 27 e i 32 anni”.

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