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Paola Ferrari: “Il mondo del calcio è misogino, ma le mie battaglie non sono state capite”

La giornalista Rai a La Verità: “Le donne continuano ad essere valutate per l’aspetto fisico. Sulla professionalità è difficile attaccarmi”

Paola Ferrari: “Il mondo del calcio è misogino, ma le mie battaglie non sono state capite”

Paola Ferrari, giornalista Rai, ha rilasciato un’intervista a La Verità di cui si riporta un estratto.

Le critiche mi tengono viva, sono fumantina e divento più reattiva quando mi arrabbio.

Si parla tanto di critiche sull’aspetto fisico delle donne, ma io sono stata presa di mira in modo volgare e forte, anche da molti comici della sinistra, paladini delle donne quando fa comodo a loro. Ma sa che c’è? Che sulla professionalità è difficile attaccarmi: faccio i miei errori, ma cerco di essere preparata. E allora ecco: sei vecchia, se vieni bene è merito delle luci.

Ho avuto un tumore maligno, in viso. Destabilizzante, per chi lavora in video. L’ho affrontato e sono stata fortunata perché non sono stata in pericolo di vita. La paura semmai mi è venuta dopo.

L’accavallatura delle gambe? Ma lì non mi sono offesa, mi ha divertito. Semplicemente, non ci siamo accorti dell’inquadratura. Se l’avessi pensata, non mi sarebbe venuta così bene. Il resto delle puntate le ho passate immobile, terrorizzata (ride).

Il mondo del calcio è però davvero molto misogino, continua a valutare le donne per l’aspetto fisico. Combatto da trent’anni per l’emancipazione della donna, ma le mie battaglie non sono state capite. Non ho più le energie, o meglio preferisco spenderle con chi può capire.

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