Alla Gazzetta il genoano autore del gol decisivo al Perugia. È arrivato in Italia dopo un viaggio solitario di otto mesi: «Se fossi rimasto lì, sarei diventato un bambino soldato»
Genoa-Perugia di Coppa Italia: finisce 3-2, il Genoa vince in rimonta dopo essere stato sotto di due gol dopo dieci minuti. Il gol decisivo lo segna all’89esimo Yayah Kallon, vent’anni, della Sierra Leone. La sua è una storia da raccontare. E lo fa la Gazzetta dello sport. È arrivato dopo un viaggio solitario di otto mesi attraverso il continente africano. Attraverso la Libia, poi la traversata per Lampedusa. Ha segna e il suo gol lo ha dedicato a Gino Strada:
«Venerdì è stato purtroppo anche il giorno in cui se n’è andato Gino Strada. Un grande uomo, il mondo intero deve dirgli grazie. Dedico a lui la mia rete decisiva contro il Perugia, anche se sono consapevole che non potrà essere certo abbastanza per ringraziare un medico che ha fatto moltissimo per il mio Paese, dove ha costruito ospedali importanti, curando centinaia di migliaia di persone, e pure per tutta l’Africa, aiutandoci pure quando è scoppiata l’ultima epidemia di Ebola nel 2012. Sono molto triste per tutto questo».
Racconta la scelta di lasciare il suo Paese:
«L’alternativa era rimanere lì e diventare un bambino-soldato in una delle organizzazioni locali che reclutavano i ragazzi per farli combattere. Era già successo ad alcuni miei familiari… A quel punto, ne ho parlato con i miei genitori, e alla fine abbiamo preso questa decisione. Da allora non sono più tornato a casa, ma ora sento i miei ogni due-tre giorni. Ieri ho subito avvisato la mamma che avevo segnato con la prima squadra, era felicissima».