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Il New York Times: «Club e leghe investono miliardi, ma la Fifa li tratta come sudditi»

Il caso delle nuove date di qualificazioni Mondiali che toglieranno i campioni alle squadre europee insegna: “Fanno finta di ascoltare e poi decidono come gli pare”

Il New York Times: «Club e leghe investono miliardi, ma la Fifa li tratta come sudditi»

Il motivo per cui le migliori squadre dei migliori campionati europei dovranno rinunciare a metà settembre ai loro campioni sudamericani (succederà probabilmente anche alla Juve impegnata col Napoli, tra le altre) è che la Fifa ha approvato d’ufficio, quasi senza preavviso, le date extra proposte le partite di qualificazione per la Coppa del Mondo 2022 in Sudamerica. E l’ha fatto col metodo Fifa: ha finto di ascoltare le rimostranze, e poi ha fatto di testa sua. Lo sottolinea in un lungo articolo il New York Times: “Alla fine la FIFA sceglie solo ciò che funziona meglio per la FIFA. Ignorando le richieste dei club e delle leghe di tutto il mondo. Agli altri tocca adeguarsi e basta”.

Il problema, per il NYT, è che “mentre squadre e leghe investono miliardi di dollari nel gioco, hanno poca voce in capitolo su come viene gestito”. 

Nel caso dei nuovi impegni per qualificazioni mondiali, poi “a peggiorare le cose, la Fifa ha dichiarato di aver eliminato un regolamento che consentiva alle squadre i cui giocatori hanno affrontato la quarantena al ritorno di negare il permesso per le partite della nazionale. Da un punto di vista normativo significa che la Fifa obbliga i giocatori a giocare per la propria squadra nazionale anche se in seguito non potranno giocare per il proprio club per molte partite“.

La beffa, per il New York Times è che non c’è verso di non essere trattati come sudditi.

“Secondo i regolamenti attuali della Fifa, i club saranno sanzionati se si rifiutano di rilasciare i loro giocatori per l’incombente finestra internazionale. La denuncia verrebbe presentata dalle associazioni calcistiche nazionali che fanno parte della Fifa. L’organismo che si pronuncerebbe sulle denunce? La Fifa”.

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