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Crespo: «Non credo che il Napoli abbia la rosa per puntare allo scudetto»

Alla Gazzetta: «L’Inter? Senza Lukaku non è la stessa cosa. Allegri una garanzia. Solo Gasperini può stare in panchina all’Atalanta. A Mou le pressioni della tifoseria faranno il solletico».

Crespo: «Non credo che il Napoli abbia la rosa per puntare allo scudetto»

La Gazzetta dello Sport intervista Hernan Crespo, oggi allenatore del San Paolo. Parla della prossima stagione della Serie A, ormai alle porte. L’Inter si è indebolita parecchio dando via Lukaku.

«Era una corazzata, ma adesso è andato via Hakimi e se ne va Lukaku. Simone Inzaghi avrà un duro lavoro: bisogna dimenticare in fretta i successi e mettersi a sgobbare per nuovi traguardi. In più c’è l’eredità di Conte che pesa parecchio».

Sulla Juve di Allegri:

«Max è una garanzia. Gli chiedi qualcosa e lui te la porta. Non si sbaglia. Finora, perlomeno, è sempre stato così. E poi in questo campionato ci sarà un Dybala in più. Mi aspetto grandi cose da lui, così come me le aspetto da Federico Chiesa che ha fatto un Europeo straordinario. L’ho visto bambino, Federico, mentre io e suo papà vincevamo le coppe con il Parma. Lui, come il padre, ha uno scatto e un tiro micidiali. Se gli dai un metro, sei fritto».

Sulla panchina dell’Atalanta le piacerebbe sedersi?

«Lì ci può stare solo Gasperini. Per due ragioni. La prima: lui ha creato questa squadra che è una favola e solo lui ne conosce i meccanismi e sa, dunque, dove intervenire per aggiustarla. La seconda: chiunque vada lì, rischia di fare peggio. L’Atalanta è semplicemente perfetta, un esempio al quale i club di tutto il mondo dovrebbero guardare per studiarlo».

Su Spalletti al Napoli:

«È un tecnico di grande esperienza, ha ottimi giocatori. Se entra in sintonia con l’ambiente, è fatta. Ma non credo che il Napoli abbia la rosa per puntare allo scudetto. L’obiettivo, secondo me, è la qualificazione in Champions».

Sulla Roma di Mourinho.

«Mou lo conosco bene, è perfetto per il ruolo: le pressioni della tifoseria gli faranno il solletico. È un comandante, un abile psicologo, un tattico insuperabile. Vedrete che cosa farà Zaniolo, se seguirà i consigli di Mourinho. Diventerà un fenomeno assoluto».

E su Sarri:

«È garanzia di organizzazione, di bel gioco. Alla Lazio lo aspetteranno, avranno pazienza e, alla fine, raccoglieranno i frutti. Una cosa è certa: la Lazio segnerà tanti gol, come hanno sempre fatto le squadre di Sarri».

 

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