Corriere: la Juve è una giungla fatta di errori di valutazione, di impoverimento tecnico e temperamentale
E' una somma di individualità che non può più agitare lo spauracchio Ronaldo, alla cui partenza si è fatta trovare impreparata

Db Torino 28/08/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Assistendo sconsolato alla sconfitta della Juventus contro l’Empoli, Giorgio Chiellini ha detto a Massimiliano Allegri, in panchina, «Non è squadra». E allora cos’è questa Juve? Si chiede Paolo Tomaselli sul Corriere della Sera. Un fantasma.
“Una somma di individualità che non può più agitare lo spauracchio Ronaldo, che ha coperto tante magagne nelle ultime due stagioni“.
Continua descrivendo cosa è la squadra oggi.
“Una piccola giungla difficile da districare, fatta di errori di valutazione, di impoverimento tecnico e temperamentale, frutto di logiche più finanziarie che tecniche con le quali sono state condotte le ultime campagne acquisti, soprattutto a centrocampo, una specie di buco nero che inghiotte una squadra in cui sono comunque arrivati negli ultimi anni giovani di grande valore come De Ligt, Chiesa, Kulusevski e ora Locatelli e Kean”.
E Allegri? Non sembra dare serenità in campo, scrive Tomaselli.
“La serenità in campo dovrebbe darla per prima cosa l’allenatore con le sue scelte e invece è stato il contrario”.
Richiamato in pompa magna da Agnelli, ha ottenuto l’allontanamento di Paratici e la partenza di Ronaldo,
“non ha ancora la rosa al completo per puntare allo scudetto, ma ce l’ha sicuramente per tenere testa a una neopromossa, per quanto organizzata in modo lucido ed efficace. Dire che l’Empoli «ha giocato bene tecnicamente e noi no» è un’assurdità che non basta a nascondere una preparazione superficiale della gara: la palla gira fluida quando i giocatori sanno quello che devono fare. E nella Juve questa chiarezza è ancora un miraggio“.
La Juve è incompleta,
“si è fatta trovare impreparata a una mossa come quella di Ronaldo della quale non poteva non immaginare l’esito e ora ha appena due giorni per rafforzare attacco e centrocampo”.