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Repubblica: Hysaj, i tifosi laziali si ribellano alla metastasi fascista, ora cantassero Bella Ciao allo stadio

Ieri ha spopolato l’hashtag #iostoconHysaj. La Digos conosce bene chi ha realizzato quello striscione. Il quotidiano lancia una proposta

Repubblica: Hysaj, i tifosi laziali si ribellano alla metastasi fascista, ora cantassero Bella Ciao allo stadio

Repubblica dedica una pagina al caso Hysaj-Bella Ciao. Scrive che sono in atto le indagini sullo striscione che definisce il terzino albanese “verme” e che rivendica l’appartenenza fascista della Lazio.

“La Digos indaga, ma conosce bene il gruppo che l’ha firmato”.

Ieri Hysaj è stato stretto in un abbraccio dai compagni, dopo il gol in amichevole. E sui social è partita una mobilitazione di massa con l’hashtag #iostoconHysaj

forse la prima vera presa di posizione contro la matrice dell’ultradestra che da anni s’è autonomamente intitolata l’esclusiva — almeno ostentata — del tifo laziale. Gli stessi che trasformarono una trasferta a Milano per un Milan-Lazio di Coppa Italia in un pellegrinaggio a Piazzale Loreto per rendere omaggio a Mussolini. Ma scrivere “La Lazio è fascista” ha scatenato la reazione di migliaia di persone, esasperate dal doversi quasi giustificare per la loro passione, con chi anche all’estero identifica laziali e fascisti. Colpa della vetrina che certi atti — gli adesivi con Anna Frank, i cori razzisti contro Bakayoko — hanno meritato negli anni. Una metastasi all’interno della tifoseria. E venerdì c’è un’amichevole contro la Triestina, altra tifoseria molto a destra”.

Eppure, ricorda il quotidiano, Hysaj aveva cantato Bella ciao “in un video anche ai tempi del Napoli. Non successe nulla”.

E lancia una provocazione che allo stato dei fatti sembra impossibile si realizzi:

“Sarebbe bello se, alla prima all’Olimpico, i tifosi laziali che potranno tornare allo stadio cantassero in coro Bella Ciao”.

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