Il direttore del Mario Negri, Remuzzi, al Corriere: «Al contrario, il Covid nei bambini può provocare la sindrome infiammatoria multisistemica che richiede cure intensive»
Il Corriere della Sera intervista il direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Giuseppe Remuzzi. Si esprime sui vaccini, in particolare alla fascia compresa tra i 12 e i 18 anni e sull’importanza dei vaccini in generale.
«Oggi esistono due epidemie: quella dei vaccinati e quella dei non vaccinati. La prima è paragonabile a un’influenza, la seconda è un’infezione potenzialmente letale. Lo spiega bene un articolo del Washington Post, dove Roy Gulick, capo delle Malattie infettive alla Weill Cornell Medicine di New York, dice che il 97% dei ricoverati per Covid non è stato vaccinato».
Ieri l’Ema (Agenzia europea per i medicinali) ha esteso l’uso del vaccino Moderna alla fascia 12-17 anni.
«I vaccini a base di mRna si sono rivelati molto efficaci e sicuri negli under 18. I casi di miocardite e pericardite (4 su 100mila vaccinati) si risolvono spontaneamente nel giro di pochi giorni e non c’è il rischio di complicanze. Al contrario, il Covid nei bambini può provocare, anche se molto raramente, la sindrome infiammatoria multisistemica, che richiede cure intensive e può causare effetti indesiderati anche a distanza di tempo».