Nonostante l’investimento di Alibaba e altri colossi cinesi, il gruppo è ancora nei guai. E secondo il FT l’Inter non è un asset competitivo: sarà il primo a essere ceduto
Un fondo guidato da Alibaba a cui partecipano tra gli altri colossi come Xiaomi e Haier, ha rilevato il 17% della società proprietaria dell’Inter, Suning.com, estromettendo di fatto Zhang Jindong dal controllo. Ma l’investimento da 1,14 miliardi di euro, secondo il Financial Times, potrebbe non bastare a salvare la multinazionale.
Il problema principale, scrive il FT, ripreso da Calcio e Finanza, riguarderà la vendita degli asset, da cui il gruppo spera di recuperare entrate per far respirare le casse della società. E tra questi asset, suggerisce il Financial Times, l’Inter potrebbe essere il primo a essere venduto.
Il club nerazzurro infatti è valutato circa 900 milioni di euro, ma secondo Suning aggiunge pochissimo valore al core business del gruppo, e tra l’altro necessita di spese enormi per restare competitivo.
Fino a quando non sarà venduta l’Inter, scrive il FT, le prospettive del gruppo restano ambigue.