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Djokovic: «Biles? Senza pressione mentale, non c’è sport professionistico»

Con lui in campo, Napoli-Verona sarebbe finita 6-1. «Per provare a restare al vertice di uno sport, bisogna imparare a gestire la pressione»

Djokovic: «Biles? Senza pressione mentale, non c’è sport professionistico»
Parigi (Francia) 13/06/2021 - Roland Garros / foto Imago/Image Sport nella foto: Novak Djokovic

C’erano una volta le Olimpiadi impero dello sport dilettantistico. Tanta acqua è passata sotto i ponti, de Coubertin è andato in soffitta da quel dì. Adesso alle Olimpiadi, oltre a non sport quali il badminton il basket tre contro tre, c’è persino il golf. Figuriamoci il tennis con i suoi adepti professionali (per dirla alla De Gregori che aveva cantato di martiri professionali a proposito di Napoli). A Djokovic, che è il grande favorito nella vittoria del singolare maschile a Tokyo, è stata posta la domanda su Biles fuoriclasse statunitense della ginnastica che si è fermata perché “ha i demoni nella testa”.

Djokovic ha definito la pressione mentale un privilegio e ha rilasciato un affermazione che andrebbe iscritta nei cieli come nei voleri del direttoremegagalattico di Fantozzi:

«Senza pressione mentale non c’è sport professionistico».

Con Djokovic in campo, Napoli-Verona sarebbe finita 6-1.

«Per provare a restare al vertice di uno sport, bisogna imparare a gestire la pressione. In campo e dietro le quinte. Ho imparato a sviluppare un meccanismo per gestire la pressione in modo che non mi ostacoli più».

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