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“Non gioco più per gli altri, ma per me stesso”. Per il Corsera Bernardeschi è rinato grazie al «percorso Hoffman»

Lo stesso articolo definisce l’annata dello juventino “disastrosa”. Ma “lui non si piega e affronta tutte le critiche perché ora sa chi è davvero”

“Non gioco più per gli altri, ma per me stesso”. Per il Corsera Bernardeschi è rinato grazie al «percorso Hoffman»
Db Bologna 04/06/2021 - amichevole / Italia-Repubblica Ceca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Insigne

“Bernardeschi è probabilmente il ragazzo più complesso della Nazionale”. Il Corriere della Sera parla della piccola rinascita del centrocampista juventino in Nazionale, dopo un’annata che lo stesso articolo (ripreso da Dagospia) definisce disastrosa a una convocazione contestata. Più che grazie al «percorso Mancini», però, il Corriere richiama delle vecchie dichiazioni di Bernardeschi sul «percorso Hoffman», una tecnica di crescita personale nata 50 anni fa in California per la crescita e l’autoaffermazione che il giocatore ha detto di aver affrontato.

«Mi è successa una cosa che mi ha cambiato la vita: ho fatto un percorso che si chiama Hoffman, che ti consente di scoprire la persona che sei realmente. Da quel momento ho capito tante cose e ho detto basta: non gioco più per gli altri, ma per me stesso».

Fors, scrive il Corsera, è “anche questo è il motivo per cui Fede, pagato 40 milioni dalla Juve, si piega – alle critiche, al sarcasmo, anche agli insulti dei social da parte dei suoi stessi tifosi – ma non si spezza mai”.

«Il programma – si legge sul sito italiano dell’ Hoffman Process – utilizza vari strumenti come la scrittura, la visualizzazione, la condivisione e l’ espressione emotiva, e consente di sperimentare tutti i livelli del proprio essere, intellettuale, emotivo, spirituale e fisico, che compongono ciò che Bob Hoffman chiamava la “Quadrinità dell’ individuo”».

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