“Mendes voleva vendere i suoi giocatori in viola e poi lasciare Gattuso libero di andarsene con una clausola da 2 milioni”
I 23 giorni di Gattuso alla Fiorentina finiscono sul New York Times. Con un’ombra – a questo punto mediaticamente pesantissima, il NYT è il giornale più autorevole del mondo – sui legami commerciali tra il tecnico ex Napoli e il suo potentissimo agente Jorge Mendes.
Gattuso ne abbastanza male: la ricostruzione del quotidiano replica la teoria corrente, ovvero che Mendes abbia provato ad usare Gattuso come una sorta di cavallo di Troia di calciomercato. Una leva. Con un particolare:
“Mendes ha detto alla Fiorentina di voler inserire nel contratto di Gattuso una clausola rescissoria da 2 milioni di euro, cifra che potrebbe essere pagata in qualsiasi momento e che gli consentirebbe di voltare pagina qualora emergesse un’offerta migliore per l’allenatore. La Fiorentina si è tirata indietro, dicendo che non aveva senso impegnare milioni di dollari per giocatori comprati per adattarsi allo stile di gioco di Gattuso se rischiava poi di perderlo in qualsiasi momento per una cifra così bassa. È stata allora concordata una cifra di compromesso di 10 milioni di euro, ma il contratto non è mai stato firmato”.
Insomma, lascia intendere il pezzo, il “giochetto” di Mendes era piazzare Gattuso in viola, spingere per l’acquisto di alcuni giocatori della scuderia – con le commissioni allegate – per poi avere l’eventuale possibilità di liberare Gattuso alla prima e migliore offerta dal più ricco campionato inglese.
Operazione, ricorda il NYT, che a grandi linee Mendes replica con un certo successo. Come nel caso dell’acquisto da parte della Fosun International sia di una partecipazione nell’agenzia di Mendes, Gestifute, sia dei Wolverhampton Wanderers.
“Un gruppo di giocatori di Mendes furono acquistati per rafforzare la squadra aiutandola a raggiungere la promozione in Premier League e di restarci. Quando la squadra si è separata dal tecnico-cliente di Mendes che aveva allenato l’ascesa, Nuno Espírito Santo, il suo sostituto, Bruno Lage, fu scelto sempre dalla sua scuderia”.