Il club vorrebbe ridurgli l’ingaggio del 30% ma più che i soldi potrebbe essere una questione d’affetto a separare le due strade
Il rinnovo di Insigne col Napoli sarà il tormentone dell’estate. In realtà già lo è. Secondo il Corriere dello Sport – scrive Antonio Giordano – c’è un filo di pessimismo nell’aria e sarebbe una questione più d’affetto che di soldi.
I cinque milioni che Lorenzo Insigne guadagna dal 2018, al secondo posto – alle spalle di Koulibaly – nella classifica del monte ingaggi, rappresentano per chi dà di conto in società un peso difficilmente sopportabile, e dalla bolla della sofferenza economica è emersa la tentazione di ridimensionare d’un 30% dove si può. I cinque milioni diventerebbero tre e mezzo, quindi.
Nel calendario di Adl e in quello di Insigne (e Pisacane) non sono state ancora fissate date per rinnovarsi promesse o per separarsi e comunque per avviare – occhi negli occhi – un’eventuale trattativa: però c’è un filo di pessimismo nell’aria e anche la consapevolezza che a volte, la differenza tra un sì e un no, non è un milione e mezzo (annui) da aggiungere o da togliere. Le parabole del calcio sono cariche d’affetto (…d’affetto).