The Indepedent: “La rivolta dei tifosi dello United arriva con un decennio di ritardo”
La stampa inglese giustifica le proteste dei tifosi, che difendono la cultura del calcio inglese: "Ma hanno già perso, dovevano muoversi nel 2005"

“Non c’è niente di sbagliato nel cercare di proteggere una parte importante della cultura locale e mettere in imbarazzo i Glazers. L’unico motivo per criticare i tifosi dello United è che un’azione diretta come questa arriva con un decennio e mezzo di ritardo”.
La rivolta di Old Trafford, condanne per la violenza a parte, è ampiamente giustificata quando non perorata esplicitamente, sulla stampa inglese. The Independent scrive che però si tratta di una reazione a scoppio colpevolmente ritardato.
“È banale tracciare troppi parallelismi con l’invasione del Campidoglio a Washington da parte dei sostenitori di Donald Trump a gennaio, ma c’è una cosa che entrambe le incursioni hanno in comune: i manifestanti avevano già perso“.
“L’acquisizione da parte di Glazer dello United nel 2005 è stata una delle sconfitte più significative nella battaglia per l’anima del calcio”.
A differenza del Chelsea e del City, acquistati da magnati stranieri, “non c’è stato alcun vantaggio dal coinvolgimento dei Glazers nello United. Le ragioni dell’interesse della famiglia con sede in Florida per lo United sono state rivelate non appena hanno caricato sul club il debito contratto nella transazione. La nuda avidità era la loro unica logica“.
“I Glazers stanno ancora prosciugando soldi dallo United e stanno pianificando modi per aumentare il loro guadagno”.
“Le conseguenze dell’inazione a tutti i livelli dello sport si fanno sentire oggi, quindi non c’è da stupirsi che gli oppressi stiano invadendo il palazzo”.
“La posizione predefinita di chi è al potere è ignorare il significato generale delle proteste e concentrarsi su ogni piccolo atto di violenza e vandalismo. L’immagine tradizionale dei tifosi di calcio è quella dei piantagrane nichilisti che vengono ritratti come ubriachi e brutali. Ignora la deflessione. La maggior parte delle persone coinvolte all’Old Trafford ha reali preoccupazioni per la cultura, la comunità e l’identità. Vogliono proteggere un’istituzione che dovrebbe far parte del patrimonio nazionale, non qualcosa che è un mero veicolo per i profittatori”.