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Due anni di Gattuso, due anni senza Champions. Un danno incalcolabile per il Napoli

Non sono soltanto i cinquanta milioni. Il Napoli ha perso l’opportunità di sovvertire le gerarchie del calcio italiano. Ora dovrà giocare in difesa

Due anni di Gattuso, due anni senza Champions. Un danno incalcolabile per il Napoli
foto Hermann

Almeno Gattuso ha la grancassa mediatica che lo sorreggerà senza sosta, come ha fatto fino a oggi. A Milano non si trova un giornalista che non elogi “Rino” (lo chiamano così) come se stesse parlando del più grande allenatore di tutti i tempi. I tifosi del Milan la pensano molto diversamente, ça va sans dire. Infatti senza di lui hanno conquistato la Champions che con lui, guarda caso, avevano perso all’ultima giornata.

Gattuso non avrà problemi, i suoi amici riprenderanno a pomparlo senza sosta. Ma il Napoli? Che farà il Napoli? Ovviamente De Laurentiis non può prendersela che con sé stesso. Un anno e mezzo fa fu lui a chiamare Gattuso sulla panchina del Napoli. Eravamo settimi. In conferenza, Gattuso disse che la classifica era imbarazzante. Aveva davanti tutto il girone di ritorno e quattro partite del girone di andata. Quindi 23 gare. Arrivò a Napoli che eravamo a 8 punti dal quarto posto. Abbiamo chiuso a 16 punti dalla Lazio quarta. Nessuno lo ricorda, ovviamente. Il Napoli è finito settimo. Ma non fu più imbarazzante. Potenza della grancassa mediatica.

Quest’anno, pur senza Champions, De Laurentiis ha acquistato Osimhen, Bakayoko, non ha venduto nessuno. E a gennaio aveva comprato Rrahmani Politano Demme Lobotka Petagna. Gattuso ha potuto contare sulla rosa più profonda dell’era Adl. Non ha fatto più di un quinto posto e l’apparato mediatico da Istituto Luce ha battuto sugli assenti, sugli infortuni, come se il Napoli fosse stata la sola squadra ad averne (smentito da tutti i numeri in proposito) e soprattutto come se non avessimo alternative. Anche senza Osimhen e Mertens abbiamo nettamente battuto Fiorentina e Cagliari nel periodo nero. Con la Fiorentina, Dries ha giocato venti minuti. E il Cagliari è stato battuto 4-1 appena tre giorni prima di perdere in casa con lo Spezia. Ma tutto è stato travolto nel tritacarne della propaganda. Con un bel po’ di tifosi del Napoli che hanno abboccato.

Gattuso non ha avuto la capacità di gestire una grande squadra. È riuscito nella titanica impresa di fallire la Champions pur avendo a disposizione una delle tre rose più forti e complete della Serie A. In stagione ha perso la bellezza di tredici partite. Tredici. Su cinquanta giocate. Quasi una sconfitta ogni quattro incontri. Basterebbe analizzare la gara contro il Verona per eliminare l’ultimo dubbio sulle capacità gestionali dell’allenatore.

Ovviamente De Laurentiis può prendersela solo con sé stesso. Gattuso gli ha fatto perdere la Champions per due anni di fila. Senza nemmeno raggiungere la semifinale di Europa League (e una Supercoppa), come fece Benitez il cui quinto posto venne giudicato un fallimento epocale. Gattuso non lascia niente di niente. In Europa ha perso sempre nelle sfide a eliminazione diretta. Sempre. Col Barcellona e col Granada. Ha vinto una Coppa Italia.

Il danno Gattuso è un danno epocale. Il Napoli non solo ha perduto cinquanta milioni. Ma ha perduto la possibilità di sottrarli al Milan o alla Juventus. Se stasera il Napoli fosse riuscito a battere il modesto Verona – a proposito ma che doveva fare Juric? Ha giocato la partita com’era sacrosanto che fosse – avrebbe sbattuto la Juventus fuori dalla Champions. Il Napoli ha fallito l’occasione di dare uno scossone forte alle gerarchie del calcio italiano. Gerarchie fortemente in discussione dopo il Covid, con un indebitamento che sta mettendo in ginocchio i presunti grandi club, a cominciare dall’Inter. Un’opera che però avrebbe dovuto avere il sostegno del campo. Ora il Napoli dovrà giocoforza ridimensionare le proprie ambizioni. Non potrà giocare all’attacco ma dovrà far di conto. Stasera il Napoli non ha perso solo la prossima Champions, si è ritrovato costretto a saltare un giro che peserà tantissimo nello scacchiere dei prossimi anni. Il danno Gattuso peserà a lungo nelle casse e nella memoria del club. Purtroppo gli errori si pagano. E nessuno te li sconta.

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