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Il quinto posto più osannato della storia del calcio

Sotto la propaganda, poco e niente. Gattuso chiude con un settimo e un quinto posto. Fuori dall’Europa. Una Coppa Italia. E una armata mediatica da Film Luce

Il quinto posto più osannato della storia del calcio
foto Hermann

Che cosa possiamo dire che non abbiamo già detto? Ben poco. Diciamo che è stata una stagione particolare, contraddistinta da una narrazione da Film Luce, da Leni Riefenstahl. Pensavamo di aver visto tutto col fenomeno del sarrismo – che almeno lo appoggiava su una squadra capace di sfiorare lo scudetto e di entrare in Champions per tre anni consecutivi. E invece – in questa serata ci diamo persino ai proverbi, tanto non abbiamo più niente da perdere – al peggio non c’è mai fine. Abbiamo vissuto settimane, mesi, in cui ci è stato raccontato che avevamo Guardiola in panchina e non lo avevamo capito. Che eravamo stati brutti sporchi e cattivi – grande film! – a osare criticarlo.

Vogliamo fare una cosa che a Napoli è rivoluzionaria, ricordare i fatti. Gattuso – che, ripetiamo, ci hanno descritto come se al confronto Guardiola fosse un pivello – ha chiuso due campionati al settimo e al quinto posto. Ricordiamo che il primo anno è subentrato a dicembre col Napoli al settimo posto e ha chiuso al settimo tra ola mediatiche imbarazzanti. Non ha superato un turno europeo a eliminazione diretta. Ne ha giocato uno in Champions col Barcellona più scarso degli ultimi quindici anni e quest’anno contro il Granada in Europa League. Ha sempre perso. Così come ha perso la Supercoppa contro la Juventus di Pirlo che era allo sbando. Gli va riconosciuto che ha vinto la Coppa Italia. Ma dobbiamo ricordare alcune cose.

E cioè che Benitez per un quinto posto venne massacrato, fatto a pezzi. Quinto posto sfumato per un rigore sbagliato a dieci minuti dalla fine e in una stagione in cui fu vinta la Supercoppa italiana e si raggiunsero le semifinali di Europa League. Quello di Gattuso invece possiamo definirlo il quinto posto più osannato della storia del calcio.

Gattuso è un allenatore che ancora non è riuscito a conquistare una qualificazione in Champions. Eppure ha concluso due campionati col Milan e due col Napoli. Col Milan perse la Champions all’ultima giornata, proprio come stasera.

Vogliamo parlare della partita di stasera contro il Verona? Saremmo più propensi a calare un velo pietoso. Squadra nervosissima. Che è riuscita persino a trovare il vantaggio in una mischia su calcio d’angolo. Ha poi incassato una rete simile a quella subita contro il Cagliari. Il Napoli si è fatto sorprendere a sinistra con Hysaj. Gattuso ha poi fatto come si faceva da piccolini, dentro tutti gli attaccanti e speriamo in qualche entità superiore.

Vogliamo provare a essere onesti. Sì il Napoli ha disputato un ottimo girone di ritorno. Lo ha chiuso al secondo posto. Ma Gattuso è stato allenatore del Napoli anche in quello d’andata. Quel che c’è da approfondire è la grancassa mediatica a livelli putiniani che avvolge quest’allenatore. Un fenomeno ineguagliato nel calcio. Che non abbiamo mai visto e credo che non vedremo più.

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