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Diario di un complottista

POSTA NAPOLISTA – Una serie di domande che pongo dal giornale che avversa il complottismo. Ma è più forte di me

Diario di un complottista
foto Hermann

Ho già ringraziato, in privato, il direttore del Napolista. Ha pubblicato il mio ultimo articolo pur senza condividere una parola di quello che avevo scritto: gridavo al complotto e mi definivo chiagnazzaro. Metto a dura prova la pazienza di Max Gallo e dei napolisti, tornando sull’argomento. Se non sarò pubblicato, capirò. Il Verona ha giocato meglio del Napoli, inizio da qui, dicendo anche che dovevamo vincere senza se e senza ma. Gradirei, però, che qualcuno rispondesse alle seguenti domande, perché io non ho risposte, ho soltanto domande, dubbi, perplessità.

Perché il furore agonistico (sì, furore agonistico) della Fiorentina contro il Napoli non si è ripetuto nelle partite precedenti e in quella successiva (ricordo ai distratti non complottisti come me che sabato Crotone Fiorentina è finita 0 a 0. Il Crotone, penultimo in classifica, è in serie B da diverse giornate. Ribery, contro il Napoli, ha giocato la sua migliore partita da quando è in Italia. Sabato ha preso 5 in pagella.

Perché un dirigente della Fiorentina ha rimproverato i calciatori del Napoli per l’esultanza? Hanno esultato quelli del Benevento dopo la vittoria a Torino contro la Juve, nessuno ha osato lamentarsi.

Perché Antonio Conte, solitamente nevrotico durante la partita della sua squadra, era in panchina a ridacchiare ai gol della Juventus contro l’Inter?

Perché Mihajlovic, allenatore del Bologna, la settimana scorsa ha profetizzato: “Saranno designati Valeri e Giacomelli”? E, soprattutto, perché hanno effettivamente designato Valeri e Giacomelli per Bologna Juventus?

Perché lo stesso Mihajlovic (ieri era su tutti i quotidiani sportivi) ha dichiarato: “Ho sognato di subire un gol su rigore, procurato e realizzato da Dybala”?

Perché i giornali inglesi e tedeschi (forse anche altri) hanno ironizzato sul rigore concesso ai bianconeri su Cuadrado?

Perché, ieri, il fallo su “Ciro l’anziano”, come lo chiamano Ilaria Puglia e Fabrizio d’Esposito, non è stato nemmeno rivisto al Var? Era più o meno fallo di quello su Cuadrado?

Perché (sarebbe meglio un “come mai”?) l’Atalanta, squadra esplosiva e forsennata nei raddoppi di marcatura oltre che nel pressing, ieri ha miseramente perso contro il Milan?

Naturalmente, arrivo ai panni azzurri sporchi che lavo in famiglia, il Napolista è da me considerato un gioiello familiare dei tifosi del Napoli, nonostante ogni tanto i sottoscritto cerchi di abbassare l’asticella con i suoi lamenti.

Chiedo a tutti quelli che osannano (osannavano) Gattuso: perché, per la terza volta almeno, (Sassuolo, Cagliari, Verona ma forse ci sono altri casi), da un risultato in vantaggio, il Napoli ha subito gol allucinanti che nemmeno in Promozione? La champions non l’abbiamo persa ieri. Mancano ALMENO i due punti col Sassuolo e i due con il Cagliari, senza considerare l’assurda partita con lo Spezia.

Perché un ex calciatore oggi allenatore, già campione del mondo, sbaglia la sostituzione, decidendola durante un calcio d’angolo avversario e non ripete l’errore, in una partita successiva, soltanto grazie al suo secondo che glielo impedisce?

Perché lo stesso Gattuso grida come un ossesso durante i 95 minuti del match ma ieri è stato muto e tranquillo?

Perché il buon Rino arriva a schierare cinque attaccanti e un centrocampista, rischiando di subire un secondo gol?

Qualcuno mi spiega perché nella partita della vita gioca Bakayoko e non Demme? Ma, soprattutto, come è possibile che Bakayoko sia arrivato a giocare nel Chelsea?

Sono abituato, caro direttore, ad essere insultato dai lettori ogni volta che sono pubblicati i miei pensieri sulla tua testata. Se posterai il mio articolo, immagino cosa si dirà, cosa penserai tu. Ma in serie B per frode sportiva non ci è andato il Napoli. E’ stato radiato Luciano Moggi, non Cristiano Giuntoli. Gattuso il sopravvalutato ha perso la champions nell’ultima giornata di campionato pure quando era al Milan. E’ storia. E anche in questo fine stagione piangiamo e diciamo: ci rifaremo l’anno prossimo. Scriviamolo sul muro: l’anno prossimo. Quando leggiamo, pensiamo al mitico Totò: “Domani è domani. Se ti ho detto che ti pago domani, ti pago domani. Oggi è oggi, non è domani. Non mi far arrabbiare”. Forza Napoli, sempre, anche con le lacrime agli occhi. Ci rifaremo l’anno prossimo.

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