Il patron dei francesi viene dipinto come uomo attento alle tradizioni del calcio. La sua alleanza con Rummenigge è il ticket vincitore della guerra politica in atto
Da tutto lo sconvolgimento seguito alla nascita e caduta della Superlega è uscito vincitore il PSG. Secondo il Telegraph, Nasser Al-Khelaifi “in una settimana in cui tanti dei più grandi club europei e i loro proprietari hanno fatto danni, è tranquillamente emerso come l’uomo più potente del calcio europeo”.
Il quotidiano inglese descrive il qatariota “dalla voce dolce” come “profondamente rispettoso delle tradizioni del calcio” e sottolinea la sua alleanza politica con Rummenigge, nell’opposizione alla Superlega.
“Al-Khelaifi ha lavorato duramente per diventare una voce influente in Uefa. I cinici suggeriscono che essere nei corridoi dell’organo di governo del calcio europeo aiuta un club che è stato sanzionato per violazioni del fair play finanziario in passato e ha dovuto affrontare ulteriori indagini. Ma, al PSG credono che Al-Khelaifi possa invece essere più duro con loro ora che è stato eletto presidente della European Club Association. Non è un lavoro a cui puntava, e se ha fame di potere l’ha nascosto bene”.
“Il calcio ha bisogno di brave persone in ruoli senior e Nasser è qualcuno che ha dimostrato di essere in grado di prendersi cura degli interessi di più club oltre al suo”, ha detto il presidente della UEFA Aleksander Ceferin prima di aggiungere, in un riferimento puntuale ai leader ribelli. : “È un uomo di cui mi posso fidare.” Rieletto nel comitato esecutivo della Uefa, dove è affiancato da Rummenigge, Al-Khelaifi non potrebbe essere in una posizione più forte.
Al Khelaifi è il presidente di beIN Sports, un’emittente chiave per la Champions League e ci sono collegamenti tra Uefa e Qatar e, naturalmente, Fifa e Qatar con la Coppa del Mondo del prossimo anno. Le fonti del Telegraph insistono sul fatto che lui tratti i vari ruoli in modo diverso. È, dicono, in grado di essere indipendente ed è acutamente consapevole che altrimenti si lascerebbe esposto all’accusa di conflitto di interessi.
“Al-Khelaifi è riuscito a farsi narrare come difensore del gioco e dei tifosi e a dispetto delle critiche, il PSG ha sempre lavorato per sviluppare i rapporti con i suoi sostenitori e far crescere quella base”. “In nessun momento il PSG o Al-Khelaifi hanno ceduto alle pressioni”.
Ed è uscito vincitore dal marasma.