ilNapolista

«Gli avvocati della Juve mi consigliarono di non citare il ministro De Micheli alla Finanza»

La deposizione dell’ex segretario del club bianconero, Maurizio Lombardo, davanti agli inquirenti nel caso Suarez:  «Non era il caso di citare una persona così esposta»

«Gli avvocati della Juve mi consigliarono di non citare il ministro De Micheli alla Finanza»

Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato alcuni stralci dell’interrogatorio del presidente della Juve, Andrea Agnelli, davanti al Procuratore di Perugia Raffaele Cantone. E anche il contenuto delle chat scambiate tra i dirigenti bianconeri.

Tra le dichiarazioni emerse davanti agli inquirenti, c’è anche quella di Maurizio Lombardo agli inquirenti. Lombardo è l’ex segretario generale della Juventus (il contratto con il club è stato risolto il 30 ottobre 2020). Lombardo racconta le prime tappe dell’inchiesta.

«Il giorno in cui sono stato convocato dalla Finanza ho avvisato l’avvocato Chiappero che mi ha dato appuntamento per le 17 a studio dove l’ho incontrato ed era presente anche l’avvocato Turco. Ho percorso con loro sommariamente i fatti e mi hanno consigliato di non fare riferimento ad Anna Maria Ciaravola della scuola di lingua e al ministro Paola De Micheli. In particolare la Turco mi disse che Annamaria aveva già fatto un gran casino in questa vicenda e che non era il caso di citare una persona molto esposta come il ministro. Al termine dell’interrogatorio ho avvisato Chiappero della conclusione dell’atto e che tutto era andato bene. Il giorno successivo erano d’accordo a vederci ma poi anche in considerazione delle notizie che ho appreso dalla stampa ho rinunciato a incontrarlo. Da quel momento ho sentito l’esigenza di non avere più contatti con nessuno dell’entourage della squadra e sono tornato a Brescia dalla mia famiglia».

 

ilnapolista © riproduzione riservata