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«Fifa e Uefa non possono vietare niente», la Superlega aveva già l’appoggio del Tribunale di Madrid

Su Calcio e Finanza il documento integrale della “misura cautelativa” che di fatto vieta a Uefa e Fifa di mettere i bastoni tra le ruote alla nuova competizione

«Fifa e Uefa non possono vietare niente», la Superlega aveva già l’appoggio del Tribunale di Madrid

La Superlega, anzi la European Super League Company SL (ovvero la società costituita dai 12 club fondatori) si era cautelata in tribunale prevedendo la reazione delle istituzioni del calcio, e aveva ottenuto una “misura cautelare” del Tribunale di Madrid che vieta espressamente a Uefa e Fifa di mettere i bastoni tra le ruote alla nuova manifestazione. Sancendo in sostanza un principio: Fifa e Uefa non possono vietare niente. 

Calcio e Finanza è venuta in possesso della documentazione originale, e ne pubblica integralmente la parte finale, la cosiddetta “parte dispositiva”. Il Giudice, si legge, ha stabilito di:

1 – ordinare alla FIFA e alla UEFA, nel procedimento, di astenersi dall’adottare qualsiasi provvedimento o azione; di rilasciare qualunque dichiarazione o comunicazione che impedisca o ostacoli, direttamente o indirettamente, la predisposizione della Superlega.

2 – ordinare alla FIFA e alla UEFA, nel procedimento, di adottare, quando necessario, qualsiasi provvedimento o azione e di emanare, se necessario, qualsiasi misura o azione, e rilasciare, quando necessario, qualsiasi dichiarazione o comunicazione che, direttamente o indirettamente, non ostacoli o complichi la preparazione della Superlega.

3 – ordinare alla FIFA e alla UEFA di astenersi dall’adottare qualsiasi misura o azione nel procedimento; e dal rilasciare qualsiasi dichiarazione o comunicazione che impedisca o ostacoli, direttamente o indirettamente, il lancio e lo sviluppo della Superlega e la partecipazione di club e giocatori al torneo.

4 – Ordinare alla FIFA e alla UEFA, durante l’iter del procedimento, di adottare, quando necessario, qualsiasi misura o azione e di emettere, quando necessario, qualsiasi dichiarazione o comunicazione che, direttamente o indirettamente, non impedisca o non ostacoli l’avvio e lo sviluppo della Superlega.

5 – Vietare alla FIFA e alla UEFA, durante il procedimento, direttamente o indirettamente (tramite i loro membri associati, confederazioni, club licenziatari o leghe nazionali) di annunciare, minacciare, preparare, avviare e/o adottare qualsivoglia azione disciplinare o sanzionatoria (direttamente o indirettamente, incitando o promuovendo detti provvedimenti disciplinari o sanzionatori affinché siano annunciati, minacciati, preparati, avviati e/o adottati da terzi) verso società, dirigenti e persone delle società e/o calciatori che partecipino alla preparazione della Superlega.

6 – Ordinare alla FIFA e alla UEFA di astenersi, direttamente o indirettamente (tramite i loro membri associati, confederazioni, club licenziatari o leghe nazionali), dall’escludere club e/o giocatori che partecipano alla preparazione della Superlega da qualsiasi competizione per club nazionale a cui hanno partecipato regolarmente o per la quale soddisfano i requisiti necessari per farlo.

7 – Ordinare alla FIFA e alla UEFA, durante l’iter del procedimento, attraverso i propri strumenti normativi, guide, decisioni e direttive […] di istruire i loro membri associati (comprese le federazioni nazionali), le confederazioni, i club licenziatari e le leghe nazionali o nazionali al fine di ottemperare agli ordini e ai divieti contenuti nelle sezioni precedenti e, in particolare, di avvertirli che nessuna violazione degli statuti o delle regole FIFA e UEFA […] la cui origine sia la preparazione, il lancio o la partecipazione alla Superlega possa essere addotta dai membri associati della FIFA o della UEFA, dalle confederazioni, dai club licenziatari o dai campionati nazionali, come causa di sanzioniesclusioni, reclami, o qualsiasi altra misura analoga, nei confronti dei club, dei dirigenti e del personale dei club o dei giocatori in competizioni internazionali o nazionali.

8 – Ordinare alla FIFA e alla UEFA che, nel caso in cui, prima della risoluzione della presente richiesta di misure cautelari, sia stato eseguito uno dei comportamenti descritti nelle sezioni precedenti, intraprendano le azioni necessarie per rimuoverli e renderli immediatamente inefficaci.

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