La sua fu condotta antisportiva. L’Uefa sottolinea che gli arbitri “dovrebbero essere formati per prendere decisioni migliori sulla scelta della lingua e delle parole da utilizzare nelle gare”
L’arbitro Sebastian Coltescu, quarto uomo nella tanto discussa partita del 9 dicembre scorso tra Psg e Basaksehir (quella in cui apostrofò con “negru” l’assistente allenatore della squadra turca) è stato sospeso dalla Uefa fino a giugno. Nel comunicato ufficiale viene però chiarito che non si trattò di razzismo, ma di condotta antisportiva.
Alla sanzione, l’organo giudicante della Uefa ha aggiunto una postilla:
“Il Comitato etico ha concordato con l’Edi che i funzionari Uefa dovrebbero essere adeguatamente e specificamente formati per prendere decisioni migliori sulla scelta della lingua e delle parole da utilizzare nelle competizioni. Nel contesto internazionale, l’uso corretto del linguaggio è essenziale per evitare situazioni come quelle che si sono verificate nella suddetta partita”.