ilNapolista

Mertens ha toccato 17 palloni in 69 minuti

Sono stati troppo affrettati i peana dopo il gol al Benevento. Il belga è costretto a giocare ma avrebbe bisogno di un piano graduale di rientro

Mertens ha toccato 17 palloni in 69 minuti
foto Hermann

Il Napoli non ha centravanti. Ha recuperato a stento Dries Mertens che è stato celebrato in maniera al solito eccessiva dopo il gol di domenica scorsa al Benevento. Un Benevento disastrato che questa sera è stato travolto in casa 0-3 dal Verona. Il calcio, non soltanto a Napoli, viene raccontato per luoghi comuni. A Napoli oggi ci sono le fazioni giornalistiche. Incredibilmente esistono anche i sostenitori di Gattuso, i laudatores di Gattuso. Che ovviamente al gol di Mertens sono scattati in piedi col ditino alzato per dire “ecco cosa sarebbe stato il Napoli se non ci fossero stati infortunati”. Infortunati che ovviamente hanno colpito tutte le squadre di Serie A e d’Europa ma il grande vantaggio di Napoli è che non si interessa di quel che accade appena fuori le mura: Casoria e Pozzuoli sono già terra straniera.

La realtà è che il processo di recupero di Dries Mertens è stato accelerato, anche troppo. Dries è lontano da una condizione accettabile. Contro il Sassuolo è parso lontanissimo. È rimasto in campo 69 minuti e ha toccato la miseria di 17 palloni. Uno ogni 4 minuti. Mertens è stato ben lontano dall’essere al centro del gioco del Napoli, lui che di solito è un perno della manovra offensiva. Insigne ha sì giocato quasi trenta minuti in più ma di palloni ne ha toccati 74: più di tutti. Il recupero affrettato, figlio della congiuntura sfavorevole, può avere conseguenze come la partita di questa sera. Il belga avrebbe bisogno di tempo per recuperare dall’infortunio alla caviglia. Non può averne. Ma non può bastare un gol per ripartire con gli articoli prestampati. Il calcio è sì un gioco semplice – come dice Allegri – però semplice non vuol dire banale.

ilnapolista © riproduzione riservata