La Nacion: “Colpiscono Messi sul contratto perché rappresenta l’indipendenza catalana”

"E' facile moralizzare sui soldi degli atleti. E' dimostrato che faccia guadagnare al Barcellona il doppio di quello che lo pagano. Ma la questione in Spagna è politica"

"E' facile moralizzare sui soldi degli atleti. E' dimostrato che faccia guadagnare al Barcellona il doppio di quello che lo pagano. Ma la questione in Spagna è politica"

“Dare un prezzo a Messi significa mettere un prezzo all’alba”, scrive Ricardo Colmenero. Come credere che “il prezzo di un Van Gogh” possa essere stabilito in base alla spesa per “pennelli, acquerelli e ore di lavoro”.

Il vortice dell’indignazione che ha avviluppato Messi, dopo che il Mundo ha pubblicato nel dettaglio il contratto che lo lega al Barcellona non si è ancora placato. Ma in Argentina non ne possono più: il linciaggio economico su Messi, scrivono, è ridicolo.

Per La Nacionè sempre facile moralizzare sullo stipendio di un atleta. E ancora meglio se gioca nella squadra rivale. Se è il giocatore simbolo della squadra simbolo di una città che aspira all’indipendenza“. Insomma tutta la bufera è anche una questione politica.

Il Mundo, si chiede La Nacion, avrebbe fatto la stessa copertina “riferita ai 540.000 milioni di dollari che le dieci persone più ricche del mondo hanno accumulato nell’ultimo anno della pandemia? Sui 13.000 milioni di dollari che Jeff Bezos ha guadagnato in un solo giorno dall’aumento delle azioni Amazon? Sulle dimensioni del superyacht da 590 milioni di dollari che il miliardario inglese David Geffen usava per avvertirci che era “isolato nelle Grenadine evitando il virus”?

Hanno chiamato Messi “beato parassita”, “schiavista” e hanno accusato il suo “vergognoso divismo”: Messi “non conosce il decoro”. Fa niente che molti specialisti hanno già dimostrato che Messi genera per il Barcellona quasi il doppio di quello che costa. Ci sono almeno nove stelle dello sport degli Stati Uniti che guadagnano di più.

“Pensare alla ripresa economica del Barcellona senza Messi, o senza quel che resta di Messi, è come credere che il turismo andrà meglio a Parigi se ci liberiamo di ciò che resta di Notre Dame”.

Secondo La Nacion colpiscono Messi perché vogliono colpire l’idea di Barcellona indipendentista:

“Arcadi Espada, giornalista e scrittore catalano, antiindipendenza, tifoso del Real Madrid, coautore di una grande biografia su Juan Antonio Samaranch, afferma spesso che la rinnovata richiesta di indipendenza in Catalogna è stata il prodotto dello “stato di euforia” causato dal Barcellona di Messi e Guardiola. Come se vincere l’indipendenza della Catalogna fosse come vincere la Champions League. E che questo sia possibile per merito di Messi”.

Ma Messi, a differenza di Maradona, è puro calcio. E si è sempre tenuto distante dalla politica. “Ma non importa. Per quanto Messi si nasconda quando non gioca, sembra difficile pensare che la sua influenza, il gioco, i gol, i record e i titoli si esauriscano nel calcio. Ecco perché forse guadagna tanti milioni. Ecco perché è anche un obiettivo inevitabile, facile”.

Per La Nacion sarebbe utile anche capire chi ha passato il contratto al Mundo. “Una voce forte attribuisce la fuga di notizie al presidente della Commissione di gestione del Barcellona, ​​l’uomo d’affari Carles Tusquets, che un tempo era tesoriere del club e , dal 2015, è supervisore finanziario. In altre parole, corresponsabile della crisi. La voce cita un incontro tra Tusquets e uno degli autori dell’articolo al Círculo Ecuestre de Barcelona, ​​un club del 1856 della borghesia catalana. Mesi fa, Marius Carol, un altro giornalista importante, ha parlato al club. È lo stesso uomo che affermava anni fa che senza il Barcellona, ​Messi “sarebbe stato un quarantenne in metro che non sarebbe riuscito a prendere un autobus”.

Correlate