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65 calciatori e 20 milioni spesi: la Bari sembra un club di Moratti più che di De Laurentiis

Pagina della Gazzetta: quattro allenatori, gli ingaggi più alti della Serie C. E adesso l’ultima rivoluzione con Carrera in panchina e via il ds giuntoliano

65 calciatori e 20 milioni spesi: la Bari sembra un club di Moratti più che di De Laurentiis
De Laurentiis e il sindaco di Bari Decaro il giorno della conferenza stampa a Bari

La Gazzetta della sport dedica – giustamente – una pagina alla rivoluzione barese dei De Laurentiis (padre e figlio Luigi) ma anche a quella che è stata fin qui la gestione della famiglia che ha portato il Napoli ai vertici del calcio italiano.

I numeri colpiscono. A Bari, in maniera evidente, non c’è mai stata una delle caratteristiche principale della gestione napoletana di De Laurentiis: la fedeltà, o se volete il conservatorismo. Segno che nella città della Fiera del Levante, i De Laurentiis non hanno trovato il loro centro di gravità permanente.

Dal 2018, in Serie D, la Bari (lì la squadra è coniugata al femminile) ha ingaggiato 65 calciatori:

29 in Serie D
21 al primo anno di Serie C
15 al secondo anno di Serie C

Ricorda la Gazzetta:

Un dato basta e avanza a illuminare l’estenuante viavai nello spogliatoio biancorosso: Valerio Di Cesare, il capitano, e il dodicesimo Marfella sono gli unici testimoni della squadra che, soltanto 21 mesi fa, approdò in Serie C. Una giostra impazzita che non ha prodotto plusvalenze, né salti di qualità sul piano del valore complessivo della rosa, e che ha mandato su tutte le furie Aurelio De Laurentiis.

Sessantacinque calciatori e quattro allenatori in un anno e mezzo: Cornacchini, Vivarini, Auteri e adesso Carrera.

Il primo anno, promozione dalla D alla C.
Il secondo, finale play-off perduta contro la Reggiana.
Il terzo anno, questo, al momento secondo posto ma distante 12 punti dalla Ternana di Lucarelli, e quindi con la sola prospettiva degli spareggi per la promozione.

Quanto ha speso De Laurentiis per tutto questo? Per la Gazzetta circa venti milioni, ingaggi inclusi.

Oltre una decina di milioni nella passata stagione. Decisamente meno quest’anno, condizionato dal Covid e dallo sbriciolamento delle entrate, ridotte soltanto ai proventi degli sponsor. Con una nota costante: gli ingaggi riconosciuti ai calciatori sono i più alti dell’intera Serie C.

Scrive il quotidiano:

Non ha pagato la politica di inseguire la vittoria di un campionato, a tutti i costi, puntando su calciatori già formati, quasi tutti pescati dalla Serie B, e non programmando con la necessaria oculatezza.

Ricorda che

la stanza dei bottoni ha sempre avuto sede a Napoli, con Giuntoli e i suoi collaboratori, e a Roma, negli uffici della Filmauro. In questa stagione un’altra valanga di acquisti: 15, tra cui Montalto e D’Orazio rimasti nel Bari soltanto 4 mesi.

Ieri, la rivoluzione. Via Auteri. Via Romairone fedelissimo di Giuntoli e quindi ex Carpi. In panchina è arrivato Carrera un tecnico con un curriculum sproporzionato rispetto alla Serie C. È stato secondo di Conte per anni, ha vinto un campionato con lo Spartak Mosca, ha giocato la Champions, ha fatto un’altra esperienza in Grecia con l’Aek Atene.

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