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Quando Garrincha giocò in prima categoria in Italia per 100mila lire a gara, prosciutti, formaggi e vini  

Sportweek racconta l’arrivo del brasiliano con la compagna Elza Soares. Le frontiere erano chiuse e lui non era tesserabile. Così, dal Maracanà, si ritrovò a giocare in piccoli stadi di provincia

Quando Garrincha giocò in prima categoria in Italia per 100mila lire a gara, prosciutti, formaggi e vini  

Sportweek racconta l’arrivo di Garrincha in Italia, nel 1970, a 36 anni. Era in compagnia della compagna, la cantante Elza Soares, in fuga dalla dittatura brasiliana. I due vanno a vivere in un residence a Tor Vajanica. Garrincha inizia ad allenarsi con la Lazio, ma le frontiere erano chiuse e Garringha si ritrova a giocare in 1ª categoria, al Sacrofano, squadra di un paese a nord di Roma. Non può essere tesserato nemmeno lì, ma il presidente del club organizza amichevoli e tornei ad hoc.

“Lo pagano 80-100 mila lire a gara e lo riempiono di regali: prosciutti, formaggi, vini. La gente affolla i piccoli stadi in cui si esibisce. Lui ricambia con il meglio del suo catalogo: dribbla, segna da calcio d’angolo. Un giorno è di scena a Mignano Monte Lungo: dal Maracanà alla provincia di Caserta”.

Un’avventura che si conclude nel 1972, quando Elza e Garrincha tornano in patria.

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