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Gli inglesi: “Lampard tradito dall’ammutinamento di Rudiger, Alonso e Jorginho”

Ma la stampa non è sorpreso del cambio di rotta del Chelsea: “Abramovich fa così, ve lo ricordate Ancelotti? Vinse Premier e FA Cup, valorizzò i giovani e fu esonerato da secondo in classifica”

Gli inglesi: “Lampard tradito dall’ammutinamento di Rudiger, Alonso e Jorginho”

Lo striscione all’interno dello Stamford Bridge dice ancora “In Frank We Trust. Then. Now. Forever”. Ma alla fine, nemmeno Frank Lampard è riuscito a cambiare la storia del Chelsea di Roman Abramovich. Un posto che segue una regola molto semplice: metti a rischio la qualificazione in Champions e sei fuori. Anche se sei una leggenda del club, come Lampard.

L’esonero di Lampard è ovviamente un piccolo shock per gli inglesi. Ma niente di imprevedibile, a leggere i commenti della stampa. In particolare il Daily Telegraph scrive che Lampard conosce meglio di tutti l’ambiente, e sa perfettamente come funziona fin dai tempi di Claudio Ranieri.

“È lo sfortunato destino di ognuno dei suoi successori: una volta raggiunto il punto nel loro mandato in cui sembra che siano in pericolo di licenziamento, nessuno riesce a invertire la tendenza”.

Quella di Abramovich è un modo di pensare, una “cultura semplicistica”, che non è mai cambiato. “Lampard doveva capirlo. Di tutti i manager che hanno guidato il Chelsea, è il più consapevole. Alcuni, come Andre Villas-boas, pensavano addirittura di essere al Chelsea come parte di un “progetto” che includeva un piano per spazzare via la vecchia guardia, forse anche Lampard, per volere del proprietario, e che lui sarebbe stato appoggiato qualunque cosa fosse accaduta. Villas-boas era convinto che avrebbe avuto il tempo di creare un nuovo corso, ma durò nove mesi”.

Il Telegraph ricorda anche il caso Ancelotti:

“Quando nel 2009 fu chiamato Carlo Ancelotti, Frank Arnesen, allora direttore sportivo, volò a Milano coi dvd delle giovani promesse del Chelsea e vendette il “progetto” (ancora) che il club voleva portare avanti, con i giovani. Ancelotti ha vinto la Premier League e la FA Cup alla sua prima stagione, ha promosso cinque giovani giocatori in rosa, e alla stagione successiva, quando è arrivato secondo, è stato esonerato l’ultimo giorno in una stanza laterale del Goodison Park”.

“Abramovich afferma di volere la continuità, vuole che i giovani giocatori arrivino in prima squadra ed è un entusiasta sostenitore delle giovanili. Ma fondamentalmente vuole vincere e, con 12 allenatori diversi sono arrivati anche 16 trofei. Quando Abramovich sente che il Chelsea non è più competitivo cambia”.

Lampard, poi, secondo il Daily Mail paga anche una sorta di piccolo “ammutinamento” interno guidato da Rudiger, Marco Alonso e Jorginho. Secondo il quotidiano, scontenti per il poco utilizzo da parte del tecnico, per settimane hanno alimentato livori all’interno dello spogliatoio, lavorando sottotraccia per rendere difficile l’armonia con l’allenatore.
Uno dei maggiori problemi di Lampard è stata la sua incapacità di organizzare la squadra per fare spazio ai nuovi acquisti Timo Werner, Kai Havertz, Ben Chilwell, Edouard Mendy e Thiago Silva. I tre, scrive il Daily Mail, hanno “causato problemi” all’allenatore del Chelsea ben prima del suo esonero.

Ora tocca a Tuchel, scelto – scrive il Guardian – per fare letteralmente “l’anti-Lampard”: “Lampard è una superstar. Tuchel ha stento a giocato a calcio. Lampard era già stato pubblicizzato come allenatore da suo zio prima ancora che avesse mosso i primi passi. Tuchel crede nel coaching e nel management come una sorta di vocazione, qualcosa da imparare e capire, una disciplina intellettuale tanto quanto una funzione dello status e della personalità”.

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