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Condò: Non c’è da vergognarsi a sbagliare un rigore, ma c’è da cambiare rigorista

Su repubblica: L’errore di Insigne ha chiuso la partita, Gattuso non tema di fargli un torto nel designare un altro quando l’avversario è bianconero

Condò: Non c’è da vergognarsi a sbagliare un rigore, ma c’è da cambiare rigorista

Paolo Condò su Repubblica tesse l’elogio della Juve che ha sbancato il Napoli nella finale di ieri sera al Mapei

Un centrocampo finalmente ordinato — non a caso per due terzi quello di Barcellona — accresce le combinazioni di gioco e di conseguenza il coraggio: la Juve pressa alta andando a caccia del pallone in tutte le zone del campo, senza preoccuparsi che un modesto Napoli — sottoposto di continuo a situazioni di uno contro due se non contro tre — possa trovare i molti uomini liberi che inevitabilmente ha, ma nelle zone morte del campo.

Senza troppi guizzi, ma tatticamente perfetta la Juve di Pirlo ha fatto la partita che doveva fare e ha portato a casa la coppa. Di sicuro è innegabile che il rigore sbagliato da Insigne ha chiuso definitivamente la partita

Insigne ha sbagliato il suo terzo rigore in carriera contro la Juve, e Gattuso non tema di fargli un torto nel designare un altro quando l’avversario è bianconero: Lorenzo lo sente troppo, questa è un’evidenza, e siccome è umano non c’è nulla di cui vergognarsi. Solo da cambiare.

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