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Calcio e Finanza: perché Juve-Napoli si gioca al Mapei?

L’impossibilità di fare una lunga trasferta a causa del Covid e la speranza di poter avere tifosi allo stadio, tra i principali motivi di questa scelta

Calcio e Finanza: perché Juve-Napoli si gioca al Mapei?

Mancano poche ore alla finale della Supercoppa italiana 2020, che metterà di fronte Juventus e Napoli nel primo scontro stagionale tra le due formazioni, e Calcio e Finanza prova a ricapitolare come mai questa sfida che per due edizioni si è disputata in Arabia Saudita, si gioca invece oggi al Mapei Stadium 

È chiaro che l’emergenza della pandemia ha costretto ad evitare una trasferta e per giunta il Paese stesso non sarebbe stato favorevole ad ospitare una finale senza la possibilità di offrirla al pubblico.

Ma sono state soprattutto a Stefano Bonaccini, il presidente della regione,

che fu il primo governatore ad autorizzare il ritorno agli allenamenti di squadra e quindi la Lega supponeva, quando si è trattato di scegliere la sede di questa Supercoppa, che sarebbe stato di manica larga anche su una minima apertura al pubblico.

Nonostante l’impossibilità ad ospitare tifosi, il Mapei è stato confermato come stadio per la finale, con grande soddisfazione di Raffaella Curioni, assessore con delega allo sport del Comune di Reggio Emilia.

«Siamo molto soddisfatti, la Regione ha lavorato bene sugli eventi sportivi e la scelta del Mapei Stadium è significativa. Lo stadio ha capacità logistiche e organizzative straordinarie, abbiamo già ospitato l’Italia e l’Under 21, è un vanto per la città e per l’Emilia-Romagna. Stasera in bocca al lupo a Juventus e Napoli, che sia una bella partita. Contiamo che ci sia fair-play e senza nebbia»

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