Non è mai successo nella storia del Madrid, tanto che la qualificazione agli ottavi è messa a bilancio. Se non passa, i primi a pagare saranno i calciatori
Il baratro, sportivo ed economico. Se il Real non si qualificasse per gli ottavi di Champions si scatenerebbe una catena di eventi già innescati dalla crisi che porterebbero ad un ridimensionamento di una delle squadre più forti del mondo.
Il Santiago Bernabéu è vuoto da metà marzo – scrive ABC – Il Bernabéu Tour è rimasto chiuso fino a giugno, il turismo è fermo, il negozio Adidas registra un calo di vendite, riaperto nove mesi dopo la chiusura, la perdita dei diritti tv è tra il 15 e il 20 per cento in campionato. All’interno del club, e nello spogliatoio, sono perfettamente consapevoli che il duello contro il Borussia Monchengladbach è la partita più importante della storia recente del Madrid.
Vincere la Champions League nel 2018 è stata la chiave per altre due fonti di guadagno: la Supercoppa Europea e il Mondiale per Club, tornei che hanno regalato al Real Madrid circa 12 milioni di euro in più.
Il Real ha chiuso l’esercizio 2019/20 con ricavi in calo di oltre 100 milioni di euro, scrive Calcio e Finanza, e un utile di poco più di 300 mila euro (contro i 38,4 milioni della stagione 2018/19). Le stime per l’esercizio in corso parlano di circa 300 milioni di ricavi in meno rispetto a quanto previsto qualora la pandemia non ci fosse stata. Non solo, per il 2020/21 il club si attende un rosso di 91,1 milioni di euro se non ci saranno ulteriori tagli dei costi del personale.
Il buco – scrive ancora ABC – potrebbe essere più profondo se la squadra non riesce a superare la prima fase a gironi di Champions, circostanza che ridurrebbe i ricavi di questa stagione in Europa a una cifra approssimativa di 65 milioni, tra il 20-25% in meno rispetto alle stagioni precedenti. Gli ottavi sono sempre stati un traguardo minimo, per il Real. Messo a bilancio, dato per assodato.
E infatti Florentino Perez vuole chiedere un ulteriore sacrificio ai calciatori con un nuovo taglio agli stipendi, oltre a quello già realizzato l’anno scorso: un ribasso del 15-20%.
I giocatori del Real si erano già abbassati lo stipendio del 10% la scorsa stagione e hanno rinunciato ai bonus per aver vinto la Supercoppa spagnola e il campionato, ma non è abbastanza.
Il Real Madrid non è mai stato eliminato nella prima fase di Champions League, da quando c’è il nuovo formato, dal 1993. Nemmeno quando si giocavano due fasi a gironi prima degli scontri diretti. E’ sempre arrivata agli ottavi e, ovviamente, non ha mai dovuto giocare in Europa League.