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La proposta del governo alle Regioni: a scuola fino al 30 giugno

Sul Sole 24 Ore il documento che sarà allo studio della cabina di regia straordinaria sulla riapertura delle scuole convocata per oggi. 

La proposta del governo alle Regioni: a scuola fino al 30 giugno

Sul Sole 24 Ore alcuni punti del documento che oggi il governo presenterà alla cabina di regia straordinaria sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio. Le principali linee di intervento (alcune a carico delle Regioni e altre dello Stato) sono queste:

“Bus privati per assicurare il servizio pubblico. Militari per i tamponi agli studenti. Saracinesche dei negozi su dopo le 10. Scuole aperte di pomeriggio grazie a ingressi/uscite scaglionati e allungamento del calendario scolastico fino a fine giugno”.

Alle Regioni, in particolare, viene chiesto di riorganizzare il servizio dei trasporti facendo ricorso anche ai bus turistici, di posticipare l’apertura dei negozi e di organizzare lo scaglionamento di orari di ingresso e uscita dagli istituti.

Per quanto riguarda il calendario scolastico, alle Regioni sarà chiesto di rivedere i calendari scolastici allungandoli se necessario fino a fine giugno (tranne che in terza media e quinta superiore) così da recuperare il gap di apprendimenti generato dalla didattica a distanza.

Il documento chiarisce anche che la Dad deve essere solo l’ultima istanza. Il governo la definisce

«residuale e disposta unicamente sulla base di evidenze scientifiche condivise e verificate con i dicasteri competenti».

Il governo promette, al contempo, più risorse per il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof) con cui pagare il salario accessorio al personale Ata che, in virtù delle uscite posticipate,
lavorerà di pomeriggio e più fondi per i servizi di trasporto aggiuntivi.

Sul tavolo, oggi, anche la proposta avanzata da alcune regioni (tra cui la Lombardia), di abbassare dal 75 al 50% la quota di studenti da riportare in classe il 7 gennaio.

 

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