A Libero: «Per rispetto di Schumi e di tutta la sua famiglia, non ho rivelatone dirò una sola parola delle sue condizioni. Michael è Michael, è un combattente e spero possa rimettersi presto».

Sono passati 7 anni dal tragico incidente che ha privato il mondo e tifosi di Michael Schumacher. A 7 anni dalla caduta con gli sci che gli causò l’urto della testa contro la roccia, Schumacher è ancora vivo e continua a lottare. In pochi hanno la possibilità di fargli visita, tra questo Luca Badoer, vecchio collaudatore della rossa e suo stretto amico che non ha voluto tradire la fiducia e rivelare nulla a Libero sulle attuali condizioni del campione
«Per rispetto di Schumi e di tutta la sua famiglia, non ho rivelatone dirò una sola parola delle sue condizioni. Solo io, Todt e pochi intimi lo andiamo a trovare.
Michael è Michael, è un combattente e spero possa rimettersi presto».
L’amicizia tra Luca e Michael è stata una vera e lunga amicizia, fatta di vacanze e serate in famiglia e festeggiamenti
«Quella volta che festeggiammo in Giappone la sera della gara che gli portò il primo titolo piloti in Ferrari (il 3° di sette vinti in carriera, ndr). Al lato del circuito c’erano l’hotel e il luna park. Con tutto il team abbiamo passato la serata al karaoke cantando anche We Are the Champions dei Queen. Ho i brividi ripensando a quei momenti».
Quest’anno anche Mick, il figlio di Schumacher esordirà in F1 e Luca ricorda la paura di Michael quando voleva portarlo a fare un giro in motorino
«Avrà avuto 5 o 6 anni e stavamo provando in pista a Fiorano. Schumi si era portato Mick che a un certo punto si avvicinò a un motorino e ci salì sopra. Capì che voleva farci un giro e me lo misi in braccio pronto per esaudire il suo desiderio. Ho nella mente ancora la faccia di Michael quando uscì dal box: mi lanciò un’occhiata preoccupata»