Le giornate saltate da settembre ad oggi sono già 1072. Il Napoli fin qui ne ha accumulate solo 25 contro le 117 totali del 2019-20.
“Quanti infortuni, la Serie A scricchiola“. Titola così il Corriere dello Sport, facendo la conta degli infortuni registrati nelle squadre impegnate nel massimo campionato italiano.
“Più di 1000 giornate in infermeria o, se preferite, in isolamento fiduciario. Mille e sessantadue per l’esattezza. È il totale dei turni di Serie A saltati (da settembre a oggi) complessivamente da tutti i calciatori messi insieme a causa degli infortuni. Nella stagione 2019-20 si arrivò a 2119. Abbiamo quasi raggiunto il 50% della quota, ma si è giocato solo il 33% del campionato (13 giornate su 38). Qualcosa è andato storto?”.
Sì, ma non solo a causa del Covid, scrive il quotidiano sportivo. Gli infortuni sono stati soprattutto dovuti ad una preparazione insufficiente e a troppe partite ravvicinate. Ma anche ad altri fattori:
“campi non idonei, condizioni climatiche al limite, età dei calciatori (gli over 30 stanno facendo la differenza), storia clinica di ciascun atleta e una buona dose di fatalità”.
Al momento sono 89 gli indisponibili. Ibra è il più sfortunato: ha dovuto superare il Covid e poi un problema muscolare. Ma tutte le squadre hanno a che fare con il nuovo fenomeno.
Unici casi eccezionali, in positivo, sono Fiorentina e Napoli.
“Due i casi eccezionali in positivo: i giocatori della Fiorentina si fermavano poco nel 2019-20 (appena 54 giornate complessive saltate) e continuano a correre pure in quest’annata pazza (solo 14), mentre quelli del Napoli fin qui hanno accumulato 25 giornate di indisponibilità contro le 117 totali del 2019-20 e quelli della Samp appena 18 a fronte di 90. I numeri dimostrano quanto nel calcio contemporaneo ci sia bisogno di panchine lunghe“.