La Juve ha definito Suarez “un’ipotesi di mercato” su cui presero informazioni. Rischia ammenda o penalizzazione
Giuseppe Chiné, capo degli 007 Figc, che sta portando avanti le indagini della giustizia sportiva su “caso Suarez”, è rimasto sempre in contatto con il magistrato Raffaele Cantone che coordina le indagini che ieri hanno portato all’accusa di Fabio Paratici e di due legali della Juve.
La Procura Federale ha chiesto ai magistrati di Perugia gli atti sui suoi tesserati, quindi su Fabio Paratici, per analizzarle scrive il Corriere della Sera
A Paratici potrebbe essere contestata in particolare la violazione di due articoli del Codice di giustizia sportiva: l’articolo 1, per violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità; l’articolo 32 comma 7, relativo all’introduzione in Italia di calciatori extracomunitari che non ne avrebbero diritto mediante «atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsa o comunque alterati».
Dopo Paratici però la giustizia sportiva passerà ad analizzare il ruolo e le responsabilità della Juve per capire se sia diretta o indiretta
Le pene vanno dall’ammenda alla penalizzazione, fino alla retrocessione e all’esclusione dal campionato. Queste ultime, però, sembrano ipotesi remote. Secondo la società—è questa la linea difensiva—Suarez era un obiettivo di mercato e per questo si sarebbero prese informazioni in merito al suo tesseramento, ma poi è stato messo da parte.
