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Bedy Moratti: «Il 5 maggio sembrava un suicidio di massa. Mai capito i motivi di quella sconfitta»

A La Verità: «i nostri erano carichissimi. Mourinho? Quando sentivamo urlare nello spogliatoio sapevamo che era lui che li stava strigliando e che avremmo vinto di sicuro».

Bedy Moratti: «Il 5 maggio sembrava un suicidio di massa. Mai capito i motivi di quella sconfitta»

Il quotidiano La Verità intervista Bedy Moratti, sorella di Massimo ex presidente dell’Inter e figlia quindi di Angelo. Lei da sempre grande tifosa nerazzurra.

Ricorda Mourinho.

«Sono sempre andata con la squadra nei vari ritiri, nelle amichevoli, quindi Mourinho l’ho conosciuto bene, lo vedevo spesso. È una persona molto intelligente, un gran lavoratore e un fine psicologo, per cui era amatissimo. Qualche volta abbiamo sentito delle urla dallo spogliatoio: sapevamo che era Mourinho che li stava strigliando e che avremmo vinto di sicuro. Un grande personaggio. Un altro allenatore che ho amato molto era anche Roberto Mancini: anche lui ha vinto tanto con noi».

E poi il 5 maggio, lo scudetto perso all’ultima giornata

«È stato drammatico perché vedevo i nostri giocatori veramente nella disperazione, per non parlare dei tifosi: sembrava un suicidio di massa! È stato veramente pesante. Non abbiamo mai capito il perché di quella sconfitta: i nostri erano carichissimi, ma il calcio, si sa, è imprevedibile».

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