ilNapolista

Report: i veri proprietari del Milan sono due napoletani che hanno lucrato sulla sanità campana

L’inchiesta del programma di Raitre: non è il Fondo Elliott a controllare il club rossonero. Dietro c’è una fitta rete di società offshore che fanno capo in Lussemburgo ai due semi-sconosciuti finanzieri napoletani

Report: i veri proprietari del Milan sono due napoletani che hanno lucrato sulla sanità campana

Dichiarazioni di facciata – peraltro firmate da non meglio precisati “portavoce” – a parte, parlano le carte. E per le carte il Milan non appartiene al Fondo Elliott ma a due semisconosciuti finanzieri napoletani con residenze ballerine, che tra le altre cose hanno fatto affari lucrando sulla malagestione della sanità campana. E’ il succo – dirompente – dell’inchiesta di Report, andata in onda ieri sera.

La redazione di Report ha scoperto infatti che “in realtà i titolari effettivi delle società lussemburghesi che controllano il Milan sono due consiglieri di amministrazione del club rossonero, Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione”.

Report risale ai complicati meccanismi finanziari che reggono l’impalcatura controllante del club grazie all’ultima direttiva antiriciclaggio, voluta dall’Europa, che impone a ogni paese membro un registro dei beneficiari finali delle operazioni fatte dalle società, “e questo al di là di accordi privati, tra soci o azionisti per la governance di una società”. Il Lussemburgo si è da poco adeguato alla normativa ed è così che vien fuori dai registri che, almeno sulla carta, i due napoletani sono i titolari di una quota di poco superiore al 50% del Milan.

Ma è più complicata di così. Tanto per cominciare Cerchione e D’Avanzo vengono descritti dall’inchiesta come nomi che potrebbero nascondere dietro la loro società Blue Skye “interessi occulti”: una società del Delaware, per esempio, ha in pegno una parte del “pacchetto” Milan. Il documento di bilancio di depositato a novembre riguarda i conti del 2017, e racconta che già alla fine di quell’anno il 51% di Project Redblack, oggi controllante del Milan, è posseduto da Blue Skye.

Gli stessi affaristi napoletani poi, sono stati protagonisti negli ultimi anni di varie operazioni di acquisto credito approfittando della disastrata situazione debitoria della Regione Campania nei confronti della sanità privata e accreditata: in pratica acquistavano a prezzi di saldo il credito di aziende che venivano pagate dallo Stato anche con più di tre anni di ritardo, guadagnandoci circa il 30% per ogni operazione. Operazioni lecite, ovviamente.

Ma l’inchiesta mette in dubbio in più punti la vera provenienza dei fondi che in questi anni hanno rifinanziato il Milan, sottintendendo spesso la vicinanza di Cerchione (residente ad Abu Dhabi) e D’Avanzo (residente oggi nel Regno Unito ma fino a non molto tempo fa a Magdalenka Mazowieckie, paesino polacco di 2 mila abitanti) agli ambienti berlusconiani, da Forza Italia a Mediaset.

L’esperto antiriciclaggio Giangaetano Bellavia ha contestato la linea ufficiale del Milan: “Tutti scrivono che dietro il Milan c’è il fondo Elliott. Io vedo che dietro una catena societaria lussemburghese c’è una società del Delaware. Però la dichiarazione della controllante del Milan è che la maggioranza non è di Elliott, ma di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo. Sono loro i titolari effettivi, cioè quelli che controllano il Milan. Il vero tema è: da dove arrivano i soldi? Non si può sapere perché queste costruzioni offshore sono fatte per non sapere la vera provenienza dei fondi

ilnapolista © riproduzione riservata