Il tecnico dell’Inter è il più pagato di sempre in Serie A e il club paga ancora Spalletti. “In un periodo di vacche magre solo una catastrofe di risultati o l’esplosione dello spogliatoio potrebbe portare alla cacciata”

L’Inter ha perso a Madrid con il Real e adesso ha un piede fuori dall’Europa. Ma Conte resta saldo in panchina perché il suo ingaggio, di 12 milioni, lo salva. Lo scrive Tommaso Lorenzini su Libero.
“A fare la differenza riguardo alla sua posizione sia l’ingaggio. Conte è arrivato nel 2019 firmando un triennale: primo anno a 10 milioni netti più 2 di bonus, secondo e terzo 12 milioni netti più bonus. Il più pagato di sempre in serie A. Secondo la Gazzetta dello Sport di fine agosto (quando le voci di addio tra il pugliese e il club erano insistenti) l’Inter non ha potuto beneficiare delle riduzioni fiscali del Decreto Crescita, tanto che lo stipendio netto di Conte e del suo staff peserebbe per 13,5 milioni a stagione: allora come oggi sarebbero 47 lordi in caso di divorzio senza accordo. Tutto ciò contribuisce a congelarne la posizione, Zhang ad oggi non è disposto a prendere in mano la pratica esonero, considerando che oltre a Antonio sta ancora pagando Spalletti, il cui contratto da 4,5 milioni netti a stagione scade a giugno 2021. E in un periodo di vacche magre solo una catastrofe di risultati o l’esplosione dello spogliatoio potrebbe portare alla cacciata. Certo, i cinesi così attenti alle spese di mercato si ritrovano a libro paga un mister disoccupato per ripicca (di entrambi) e un altro che è il cugino di quello che avevano ingaggiato. E non solo dal punto di vista tecnico”.