Inchiesta Figc, la Lazio rischia da un’ammenda alla retrocessione

La Gazzetta riporta che c'è da considerare poi la giustizia ordinaria e la mancata quarantena di un positivo, per cui società e responsabile sanitario rischiano da un ammenda fino al carcere

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L’evoluzione del “caso Lazio” riportata oggi dalla Gazzetta dello Sport, spiega che oramai non resta che attendere che la giustizia faccia il suo corso e arrivino gli esiti dell’inchiesta della Figc 

Si legge all’articolo 8 delle norme emanate dal consiglio federale dell’8 giugno, che «la gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione»

La situazione della società di Lotito non appare delle migliori, ma al momento non c’è ancora una giurisprudenza a cui fare riferimento e dei casi da prendere ad esempio per capire quali potrebbe essere l’eventuale epilogo.

Le sanzioni vanno dall’ammenda all’esclusione del campionato, passando dalla penalizzazione alla retrocessione. Molto ovviamente dipenderà dall’esistenza o meno del dolo nell’operato del club e del medico sociale.

C’è poi da considerare anche l’inchiesta della giustizia ordinaria, la Lazio ha violato le regole per la quarantena di un positivo Covid e per questo oltre a sanzioni amministrative si rischiano procedimenti penali

Il datore di lavoro può rispondere per non aver rispettato le misure di cautela prevenzionistica dettate dal protocollo sanitario e dalla normativa di cui ai Dpcm. Le sanzioni penali (art. 55 dlgs. N. 81/2008) vanno dall’arresto da 3 a 6 mesi + l’ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro. Il responsabile sanitario ai sensi del dlgs 81/2008 risponde con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 368,56 a 1.474,21 euro.

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