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Repubblica: Napoli, feste in strada e spumante che passa da bocca a bocca, perciò aumentano i contagi

Un fenomeno che riguarda il Vomero, ma anche il centro storico e Bagnoli, come se la pandemia fosse passata. E poi c’è l’effetto dei rientri dall’estero. Intanto gli ospedali iniziano ad andare in sofferenza

Repubblica: Napoli, feste in strada e spumante che passa da bocca a bocca, perciò aumentano i contagi

Su Repubblica l’aumento dei contagi in Campania. Attribuito alle feste per strada, in particolare al Vomero.

“Panorama mozzafiato che ogni sera attira centinaia di giovani che affollano fino a notte inoltrata la vicina scalinata. Si festeggiano onomastici e compleanni con torte e bottiglie di spumante che passano da una bocca all’altra per brindare mentre i fuochi d’artificio, esplosi illegalmente, colorano la notte. Niente mascherine, niente distanze. Si balla all’aperto, insieme, come se la pandemia fosse passata. E lo stesso accade nel centro storico, tra piazza Bellini e del Gesù, o a Bagnoli, nell’ex area industriale riconvertita a divertificio by night scatenato che oggi finisce sotto accusa per il boom di contagi da Covid che fanno della Campania la regione più colpita”.

La situazione, scrive il quotidiano, ha iniziato a peggiorare nella seconda metà di agosto, con i rientri dall’estero, poi è andata peggio a settembre.

Di effetto vacanze parla Roberto Cauda, ordinario di Infettivologia alla Cattolica di Roma.

«Effetto vacanze. Ovviamente possiamo fare solo delle ipotesi. La prima riguarda, appunto, la mobilità dei giovani che, infettatisi in località di villeggiatura, una volta rientrati in città, non hanno osservato un comportamento di dovuta attenzione. Sintomatici o paucisintomatici, sono subito diventati fonte di contagio per gli adulti, a partire da genitori, nonni e conviventi».

De Luca, scrive il quotidiano, “è tornato simbolicamente a imbracciare il lanciafiamme e a imporre regole sempre più restrittive”, dalle mascherine all’aperto al controllo sulla movida, ma gli ospedali iniziano ad andare in sofferenza. Al Cotugno, 8 delle 9 postazioni di terapia intensiva sono occupate e l’età media dei ricoveri è tornata a salire.

 

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