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Ferrero si è laureato con Mancini: «Di Covid non si muore. Gli stadi possono restare aperti al 30%»

Show indecente a Radio Capital: “Rispettiamo la malattia ma non enfatizziamo. Il tampone? Gli scienziati possono metterselo da qualche altra parte”.

Ferrero si è laureato con Mancini: «Di Covid non si muore. Gli stadi possono restare aperti al 30%»

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Capital, nella trasmissione “The Breakfast Club”. Grande rispetto per i colleghi, siamo stupiti che si dia spazio a dichiarazioni che a noi sembrano farneticanti. Anche se più o meno in linea con il pensiero del ct della Nazionale Roberto Mancini che però non si è spinto a tanto.

Ha parlato della situazione stadi.

Di Coronavirus non si muore, rispettiamo la malattia ma non enfatizziamo. Gli scienziati vanno in televisione e ognuno dice qualcosa di diverso. Il tampone? Gli scienziati possono metterselo da qualche altra parte“.

Ed ancora:

La bolla per la Serie A? Non ci inventiamo cose che non esistono. Gli stadi possono restare aperti al 30%. L’incertezza uccide le menti delle persone. Tra un po’ chiuderemo gli ospedali per il corpo e riempiremo quelli per la testa. Io sono stato costretto a chiudere i cinema, ora tutti questi problemi con il calcio. Così fermano la vita”.

 

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