Il sindaco di Napoli su RTL 102.5: “La gente è stanca e preoccupata, il sistema è andato in tilt con questa nuova ondata. Temo il disastro economico e lavorativo”
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, è intervenuto sulle frequenze di RTL 102.5 per parlare della situazione in seguito all’ultimo Dpcm, introdotto da Giuseppe Conte domenica sera.
Faremo quello che abbiamo sempre fatto, i risultati al momento ci danno ragione. Continueremo a controllare con rigore, la gente risponde meglio e tutti indossano le mascherine. In caso di criticità, aumenteremo i controlli e studieremo nuove misure.
Se l’applicazione Immuni è l’arma letale contro il virus, mantengo delle perplessità. Non l’ho scaricata, ma se deve diventare un argomento di polemica lo farò così saranno tutti felici, in attesa di avere una sanità più rafforzata sul territorio. Se guardo come è stata rafforzata la sanità pubblica, mi vengono i brividi. Sono preoccupato per Napoli.
Credo che in Campania si andrà in lockdown per la fine del mese se continuiamo così. Sono terrorizzato dal disastro economico, sociale e lavorativo, ma anche dal punto di vista mentale: la gente è sfiancata e preoccupata. Non si è alzato il livello di attenzione, prevenzione e intervento: con la nuova ondata il sistema è andato subito in tilt, anche se a Napoli i numeri non sono altissimi e si tratta perlopiù di asintomatici.
Con De Luca non ci sono litigi, ma scambi di opinione. Dal canto mio cerco di partecipare all’Unità di Crisi Regionale per dare un contributo, in un periodo come questo bisogna agire insieme nonostante le idee politiche. Io voglio partecipare, rappresento il 56% della popolazione campana, sono un uomo libero che non si fa piegare da nessuno. Se io non parlo, non lo fa nessuno. Se De Luca mi chiamasse ora, cancellerei tutti gli impegni per andare da lui.
Ho apprezzato la posizione del Governo sulle scuole e la ricerca di un equilibrio tra didattica a distanza e in presenza.