Capello e i contagi: «I calciatori sono professionisti ben pagati, devono essere prudenti»
Al CorSport: «Juve-Napoli? non riusciamo mai a darci una linea omogenea e a seguirla. Il Napoli può essere pericoloso, Gattuso ha dato mentalità al gruppo»

Il Corriere dello Sport intervista Fabio Capello. Il tema è quello dell’aumento dei contagi e del futuro del campionato. Lancia un appello ai calciatori.
«Torniamo a impegnarci, a proteggerci e a proteggere gli altri. Prestando attenzione potremmo anche riaprire gli stadi. Basta evitare che la gente si ammucchi. Ma soprattutto dico ai giocatori: cari signori, voi dovete essere ancora più accorti degli altri».
Evidentemente, qualcuno non lo è stato, dice.
«Evidentemente no. Purtroppo bisogna mettersi in testa che questo campionato è particolare. E sono coinvolti anche i familiari dei giocatori. Serve un anno di prudenza, almeno sei mesi. Prudenza assoluta. Non credo sia chiedere troppo a professionisti ben pagati. Ciascuno deve svolgere il suo compito: medici sociali, allenatori, dirigenti, preparatori. Se vogliamo far andare avanti lo sport la strada è questa. Se non vogliamo, allora ognuno faccia come ritiene».
Su Juve-Napoli:
«Non voglio entrarci, ma una cosa è chiara. Da noi tutti i giorni nasce un caso o una polemica perché non riusciamo mai a darci una linea omogenea e a seguirla. Andare in rettilineo non ci piace, cerchiamo le curve. E in curva c’è sempre qualcuno che esce di strada. Chi segue le direttive della Lega, chi quelle della Asl, poi arriva il giudice sportivo».
Ed aggiunge che chi non ha seguito il protocollo con la formazione di bolle isolate
«ha seguito altre norme, in contraddizione con le prime. Non c’è una risposta univoca».
Capello parla anche del Napoli e delle sue possibilità in campionato.
«C’è una squadra da battere, l’Inter. Non è riuscita a vendere i giocatori in esubero e così si trova una formazione doppia. Significa che sarà costantemente competitiva. La Juventus ha saltato il test più significativo, quello con il Napoli. Avrà il problema di gestire molti attaccanti e bisogna vedere se e in quanto tempo diventerà la Juve di Pirlo. La lotta per lo scudetto è tra queste due. Con il pericolo Atalanta, che l’esperienza internazionale ha reso consapevole della propria forza e che grazie a Gasperini esprime un calcio di valore internazionale. Il Napoli può essere pericoloso a sua volta. Dopo queste quattro metto Roma e Milan».
Ancora sulla squadra di Gattuso:
«Gattuso ha dato al gruppo una mentalità notevole. Hanno centrato tutti gli obiettivi della campagna acquisti, hanno eliminato i punti deboli, hanno sostituito Allan con un giocatore più fisico, Bakayoko. Hanno mantenuto intatta la difesa. La permanenza di Milik può diventare un elemento di disturbo, questo è vero».