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In Inghilterra si stanno estinguendo gli osservatori. A porte chiuse non hanno più nulla da osservare

Dall’Arsenal all’Everton sono il primo ramo da tagliare con la crisi. Allo stadio sono ammessi solo 6 scout per partita. E si ricorre ai video

In Inghilterra si stanno estinguendo gli osservatori. A porte chiuse non hanno più nulla da osservare

La crisi dovuta alla pandemia minaccia di decimare l’industria dello scouting del calcio inglese. Dall’Arsenal all’Everton, i grandi club stanno licenziando gli osservatori. Sono il primo ramo a saltare al momento dei tagli.

Le partite a porte chiuse, scrive il Daily Mail, hanno tolto il “terreno di caccia” ai cacciatori di talenti. Alcuni club stanno risparmiando eliminando gli stipendi regolari ai liberi professionisti, mentre altri rendono superfluo il ruolo semplicemente non rinnovando i contratti. Altri ancora, invece, chiedono ai propri analisti interni, solitamente impiegati esclusivamente per analizzare gli avversari di volta in volta, di “osservare” i possibili nuovi acquisti grazie ai video.

Prima della pandemia, in Inghilterra, gli scout indipendenti potevano assistere alle partite di qualsiasi livello semplicemente contattando il club e chiedendo un biglietto. Ora, le linee guida dicono che ne sono ammessi solo sei, uno ciascuno dei prossimi tre avversari delle due squadre che scendono in campo. “Ma è più in basso nella catena alimentare che il problema si avverte di più”, scrive il Mail.

Il mese scorso fece scalpore la scelta dell’Arsenal di licenziare Stewart Houston, Pat Rice, Brian McDermott e i loro capi dello scouting, come parte del piano di riduzione dei costi.

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