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I brasiliani ce l’hanno con Neymar: “Fa la vittima del razzismo e poi è amico di Bolsonaro”

Dopo la querelle in Francia il campione ha incontrato Damares Alves, un’arciconservatrice anti-abortista che dice che “Elsa di Frozen deve essere lesbica se ne sta da sola in un castello di ghiaccio”

I brasiliani ce l’hanno con Neymar: “Fa la vittima del razzismo e poi è amico di Bolsonaro”

Tutta la querelle tra Neymar e Alvaro Gonzalez, con accuse di razzismo e offese incrociate, è arrivata in Brasile con una strana rilettura. I brasiliani non amano Neymar. Non è una novità. Neymar non è più percepito come il prossimo Pelé, come all’inizio della sua carriera, ma come un intrattenitore che può giocare molto bene a calcio ma fino ad ora non è riuscito a mantenere pienamente le promesse iniziali.

Ma sulla questione “razzismo” proprio non ci passano. Alla superstar parigina non perdonano la vicinanza – ostentata in varie occasioni, ma soprattutto sui social – al presidente populista di ultra destra Jair Bolsonaro. Neymar è stato fotografato con lui più volte.

Non sorprende quindi – scrive la Faz – che questa settimana Neymar abbia fatto un salto da una donna considerata il motore ideologico-evangelico del governo Bolsonaro: Damares Alves, descritta come un’arciconservatrice anti-abortista, che è stata anche ministro per la famiglia e i diritti delle donne del governo Bolsonaro. Una che – tra le altre cose – dice di aver incontrato Gesù su un albero di guava, che le donne sono state create per esserla e madri, e che Elsa, il personaggio del film Disney Frozen, “deve essere una lesbica perché vive da sola in un castello di ghiaccio”.

E ora i brasiliani glielo rinfacciano: come fa a dirsi vittima di razzismo ed essere amico del presidente razzista, che in passato ha espresso ripetutamente commenti sprezzanti sugli afro-brasiliani?

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